Abbattere l’ex Gondrand, per lasciarsi alle spalle una volta per tutte un problema che nessuno, fino a oggi, ha saputo risolvere.
L’ex Gondrand verrà abbattuta? La situazione
Potrebbe essere questo il futuro dell’edificio tra via Cigna e via Lauro Rossi, sede di disperati e tossicodipendenti, di crimini e di morti ancora senza risposta. I proprietari dell’area stanno infatti valutando di radere al suolo i ruderi dell’ex Gondrand.
Una soluzione estrema, ma che potrebbe rappresentare anche la prima pietra per la riqualificazione tanto attesa. Le voci di un’istanza di abbattimento sono sempre più frequenti, ma allo stato attuale il Comune di Torino non ha ancora ricevuto alcuna richiesta.
Lomanto tuona: “Sia l’ultima estate con la Gondrand in piedi”
Di certo lo scenario di un possibile abbattimento è quanto auspicato da Valerio Lomanto, presidente della Circoscrizione 6: “E’ l’unico modo per risolvere una problematica che va avanti da troppi anni e che ha anche portato a un morto. Chiediamo che, se presentata, l’istanza possa essere eseguita dal Comune con massima celerità”. Poi la sferzata al Comune: “Il sindaco Lo Russo e l’assessore all’Urbanistica Mazzoleni si interfaccino con la nuova proprietà affinché quest’estate sia l’ultima con la Gondrand in piedi. Ne chiediamo l’abbattimento, il tempo delle attese è finito e dobbiamo dare risposte ai cittadini”.
Bonifiche in corso nella giornata di oggi
Intanto nella giornata di oggi alcuni operai incaricati dalla proprietà sono entrati nell’ex Gondrand per una pulizia dell’area e per sigillare gli accessi, in modo tale che i tossicodipendenti non abbiano luoghi in cui ritrovarsi. Un’azione che si è svolta per tutto il giorno, nel paradosso più totale: mentre gli operai lavoravano nei pressi del cancello, sul retro dell’edificio disperati vagavano alla ricerca di materiale da portare nelle ex Ferrovie di corso Venezia, il Tossic Park poco distante.
La pulizia è comunque un primo step verso una normalità che appare ancora distante: “Siamo felici della pulizia che fanno i privati: sono intervenuti grazie a una richiesta congiunta della nostra e delle forze dell’ordine” ha concluso il presidente della 6 Lomanto.