Riaprire, consolidare la presenza sul territorio e perché no, espandersi. E’ un progetto ambizioso quello che il Comune di Torino ha delineato per lo Spazio 211, “presidio di cultura in una zona difficile, con problemi strutturali e complessi”, quella di via Cigna. A raccontarlo, rispondendo di fatto alle ultime notizie che vedono i gestori intenzionati a tornare indietro sulla decisione di chiudere, riaprendo a determinate condizioni (tra cui quella di un presidio di sicurezza all’esterno), il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
Riaprire ed espandere lo Spazio 211
“In questa cornice la soluzione che deve essere messa in campo deve agire su diversi fattori: il ripristino della legalità e sicurezza, visto che quell’area ha attirato fenomeno di illegalità diffusa, ma anche la promozione di spazi culturali e di azioni positive che devono essere messe in campo” ha affermato il sindaco. “C’è una questione generale di trasformazione urbanistica dell’area legata alla linea 2 della metropolitana, e del completamento e di avvio dei cantieri degli immobili dismessi presenti nella zona”.
Insomma, la volontà è quella di avviare un’azione a 360 gradi che vedrà coinvolti diversi assessorati: “In partneriato con i gestori di Spazio 211 cercheremo di mettere in campo azioni per riaprirlo, consolidarlo ed espanderlo” ha promesso Lo Russo.
Anche la Regione scende in campo
Sul tema è intervenuto anche il Governatore, Alberto Cirio, per il quale sicurezza e cultura non sono due concetti in antitesi. Anzi. “Penso a un aspetto molto importante, quello della legalità: ci tengo a dirlo qui, alla Cavallerizza, che fino a pochi anni fa era luogo di abusivismo, dove non si rispettavano le regole”.
Cirio: “Legalità è libertà”
“Il presupposto della legalità deve essere associato a qualsiasi iniziativa e, all’interno di questi parametri, la libertà assoluta di dire quello che pensi, di vestirti come vuoi, di scrivere quello che vuoi” ha proseguito il presidente della Regione Piemonte.
“Questa - ha concluso Cirio - è la libertà che fa parte del fondamento di noi persone che crediamo e siamo orgogliosi di aver dato origine all’Italia e a una carta Costituzionale che scrive e rende cemento il fatto che la libertà è la libertà di tutti”.