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Eventi | 01 dicembre 2023, 13:27

Laura Morante emoziona nelle vesti di Alda Merini: il film di Roberto Faenza è una sorpresa tutta girata a Torino

Le riprese lo scorso autunno in diversi luoghi della città: dalla Pasticceria Abrate alla Scuola San Giuseppe. La proiezione oggi al Massimo alle 22.15, alle 16 in Santa Pelagia, reading di Poesie

Laura Morante

Laura Morante

Il biopic su Alda Merini che vede tra le protagoniste Laura Morante è la sorpresa che non ti aspetti da questo Torino Film Festival. Un film che supera le aspettative e che va oltre la chiave da rappresentazione Rai. In alcune scene è evidente il marchio di fabbrica, ma l’interpretazione magistrale di Laura Morante, Rosa Diletta Rossi e Sofia D’Elia rendono Folle d’Amore un’opera che emoziona. 

Il TV Movie prodotto da Jean Vigo Italia e Rai Fiction per la regia del torinese, Roberto Faenza, sebbene ambientato nella Milano del dopoguerra, degli anni ’70 e ’80 fino ai primi 2000, è stato realizzato l’autunno scorso per sei settimane di riprese a Torino con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. E quindi ecco la Pasticceria Abrate, il Ristorante Imbianchini e Decoratori, il Caffè Elena, la Scuola San Giuseppe, ma anche la Certosa Reale Di Collegno, la Chiesetta dello Spirito Santo e diverse case private. 

“Durante gli Industry dell’anno scorso, avevamo parlato di questo progetto -spiega Paolo Manera, direttore di Film Commission Torino Piemonte -. Alda Merini rimanda a Milano, ma siano molto orgogliosi che comunque sia stato coinvolto il nostro territorio.” 

Una biografia, a tratti un po’ didascalica, ma che non annoia e che racconta la poetessa e scrittrice nei momenti più salienti della sua esistenza, con l’obiettivo di farla conoscere come donna e madre ancor prima che per i suoi numerosi successi letterari. Un film che ti fa uscire dalla sala con la voglia di andare a comprare un libro di poesie della Merini.

“Conoscevo le sue poesie, ma non conoscevo lei - commenta Laura Morante -. Non essendoci molta somiglianza tra di noi, abbiamo dovuto trovare un’altra strada con Roberto. La cosa che ho notato in lei è che era molto variabile. In alcune interviste è sensibile, acuta, in altre sembra una donnetta, è anche un po’ reazionaria. Parla come se ascoltasse una voce ed è così che scrive”.

“Non è stato un progetto facile portare la Merini sullo schermo - aggiunge Roberto Faenza -. Ci sono sempre aspetti difficili da gestire. Abbiamo avuto la fortuna della collaborazione di Arnoldo Mosca Mondadori che è stato con lei negli ultimi anni. Insieme abbiamo costruito un’immagine della Merini inconsueta, la Merini poetessa”.  

Oggi pomeriggio alle ore 16 si svolgerà un Reading di letture di Alda Merini nella chiesa di Santa Pelagia, mentre la prima del film sarà venerdì 1 dicembre alle ore 22.15 al Massimo, sala 1. 

Chiara Gallo

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