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Attualità | 14 dicembre 2023, 17:37

Tav, lunedì a Chiomonte si inaugura il cantiere del tunnel di base. Salvini: "Assurdo difendere coi militari un buco in un monte"

Il ministro delle Infrastrutture sarà in val di Susa. Attese misure di sicurezza eccezionali. Bufalini (Telt): "Giornata epocale, saranno attivi tutti i cantieri sui due versanti. Fine lavori nel 2032". Foietta: "Accelerare sulla frana del Frejus"

cantiere di Chiomonte

Lunedì sarà inaugurato il cantiere di Chiomonte per la realizzazione del tunnel di base

Cresce l'attesa in vista di lunedì quando a Chiomonte sarà inaugurato il cantiere del tunnel di base che completerà l'insieme di interventi per la realizzazione della Torino-Lione. Un passo avanti, forse decisivo, per un'infrastruttura che continua a far discutere e per la quale non si sono mai arrestati i focolai di protesta. Fino a oggi i lavori avevano riguardato il tunnel geognostico: la discenderia che servirà poi come tunnel di servizio (e come sicurezza) in appoggio a quello principale che unirà le due città.

Anche Salvini lunedì a Chiomonte

Per celebrare questo momento, all'inizio della prossima settimana, in val di Susa ci sarà anche il ministro dei Traporti, Matteo Salvini. E sono attese misure di sicurezza eccezionali. "Sarà una giornata epocale - ha detto Maurizio Bufalini, direttore generale di Telt, ospite al Grattacielo della Regione in occasione della commissione intergovernativa giunta alla sua 66esima riunione - Con quello di Chiomonte, saranno aperti tutti i cantieri per il tunnel di base, su entrambi i lati".

Tra Frejus e Monte Bianco: "Abbiamo chiesto di accelerare"

"Sono lavori che si inseriscono in un periodo di particolare difficoltà per quanto accade al Monte Bianco e al Frejus, dopo la frana in Maurienne - dice il capodelegazione italiano della Commissione inter governativa Paolo Foietta - e con la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radičová, si è concordato di arrivare alla presentazione e prima approvazione della parte esecutiva entro il mese di giugno, prima che termini il mandato di questa Unione Europea. Un passo avanti deciso rispetto ai programmi che ci eravamo dati".

Si è ragionato anche sullo stato dell'arte per i lavori in Maurienne dopo la frana. "C'è stato un accorato appello da parte nostra per accelerare questo intervento - dice Foietta - perché i danni prodotti alla nostra economia e al sistema dell'export, oltre che ai temi ambientali, sono assolutamente rilevanti. Anche poche settimane di anticipo sarebbero preziose". "Un'offerta di Trenitalia dovrebbe essere esaminata nei prossimi giorni per ripristinare il collegamento tra Bardonecchia e Modane", ha aggiunto.

Arriva la prima fresa che passerà il confine

Tornando alla Torino-Lione, Bufalini ha anche ricordato come, al momento, stiano già lavorando sui due versanti 2500 persone, "diventeranno 4000, cui sommare i 4000 circa dell'indotto". Altra data importante sarà quella del 21 dicembre, quando arriverà una nuova fresa, peraltro la prima (tra le sette complessive) che attraverserà fisicamente il confine tra Italia e Francia. "Ne sono state già ordinate cinque in tutto". Confermato infine il termine dei lavori previsto: 2032.

Salvini: "Assurdo difendere con le forze dell'ordine un buco nella montagna"

Polemico Salvini, in vista della giornata di lunedì. Il ministro ha confermato la sua presenza in valle, anche se ha sottolineato come ritenga "assurda" la cosa che "ci saranno incredibili forze di sicurezza per difendere una ferrovia. Il nostro Paese da anni impiega migliaia di forze dell'ordine a difesa di un buco sotto una montagna, sotto il quale deve passare un treno".

 

Cirio: "Giorno che ci dà fiducia"

"L’avvio del cantiere della parte italiana del tunnel di base ci riempie di fiducia per le prospettive sul futuro. E’ infatti un ulteriore segnale della realizzazione di un’opera, che la Regione considera strategica e che porterà il Piemonte a essere sempre di più il cuore dell’Europa", ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenendo ai lavori della Commissione intergovernativa Torino-Lione. E sui problemi nei collegamenti transfrontalieri, "sono in corso approfondimenti tecnici sulle tempistiche e le modalità di ripristino della circolazione, e mi permetto di dire che come Regione siamo pronti a fare quel che serve: ogni giorno in più di chiusura della ferrovia rappresenta un danno enorme all’economia del Piemonte e anche alla sua salute perché è del tutto evidente che tutto ciò che non viaggia su rotaia, viaggia sui tir, con un impatto più pesante sull’ambiente. Per questo siamo al lavoro con il Governo italiano perché si possa arrivare in fretta a una soluzione". 

"Quando ci siamo insediati la Tav era bloccata, ora siamo alla vigilia dell’avvio dei lavori sul lato italiano e questo è un grande risultato. Governi nazionali e regionali ora parlano con un’unica voce ed è quindi importante dare risposte immediate per riaprire la linea ferroviaria storica chiusa a seguito della frana in territorio francese, per garantire scambi commerciali ed economici a Piemonte ed Auvergne Rhone Alpes", ha aggiunto l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi.

Massimiliano Sciullo

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