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Economia e lavoro | 12 gennaio 2024, 15:53

Il colosso Techstars rilancia l'innovazione a Torino: altri due anni insieme alla città per dare forza alle migliori start up

Tra il 2020 e il 2023 alle Ogr sono state 45 le neo-aziende accompagnate verso il mercato, con oltre 85 milioni di euro raccolti e 500 posti di lavoro creati. Parte il progetto "Techstars Trasformative World Torino" con Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo e Intesa Innovation center

Ingresso delle Ogr di Torino

Altri due anni di collaborazione di Torino con Techstars per scovare nuove start up di successo

Torino punta ancora con forza sulla capacità di fare innovazione e rinnova la sua alleanza con un colosso internazionale come Techstars. E' stato infatti stipulato un nuovo accordo che vede impegnate in prima linea due delle fondazioni bancarie più importanti del panorama nazionale come Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, insieme all'Innovation center di Intesa Sanpaolo: l'arco temporale è quello del 2024-2025 e l'obiettivo è unire le energie per fare crescere le start up più interessanti. Torinesi, ma anche italiane ed estere.

Fare meglio del 2020-2023

L'obiettivo è provare a fare meglio di quanto fatto durante la collaborazione precedente: quella che andava dal 2020 al 2023. In questo arco di tempo, infatti, sono state 45 startup italiane ed estere accelerate alle Ogr Torino, selezionate su oltre 1.300 candidate. Sono stati raccolti capitali per oltre 85 milioni di euro e sono stati creati circa 500 posti di lavoro creati. 

Nel corso del prossimo biennio, dunque, i tre partner proseguiranno la collaborazione con Techstars – uno dei principali operatori a livello mondiale per la crescita delle startup, portato per la prima volta in Italia alle OGR Torino da Fondazione CRT con Fondazione Sviluppo e Crescita CRT –, avviando il programma di accelerazione Techstars Trasformative World Torino, volto ad attrarre, selezionare e accelerare startup ad alto potenziale italiane ed estere operanti in settori di grande tendenza e in tecnologie avanzate nel rispetto dei criteri ESG (Enviromental, Social, Governance), SDG (Sustainable Development Goals), Net Zero e di Circular Economy.

Più collaborazione tra i tre partner di territorio

Inoltre, i tre partner si propongono di allineare gli impegni a sostegno delle startup innovative e massimizzare le sinergie e gli impatti di questa e altre eventuali iniziative sul territorio, per esempio attraverso la messa a disposizione di pacchetti di softlanding per l’insediamento sul territorio torinese delle startup, il loro indirizzamento verso ulteriori percorsi di valorizzazione di istituzioni italiane ed europee e la facilitazione della ricerca di partner tecnologici e investitori in Italia e all’estero, anche con l’organizzazione di eventi dedicati.

 

 

C'è chi rimane qui

E tra coloro che vengono a Torino per farsi le ossa, ci sono anche casi di start up che scelgono di rimanere: è il caso di quattro delle 30 aspiranti aziende straniere accelerate hanno scelto di restare in città, aprendo una sede di diritto italiano per dare continuità alle sinergie instaurate con il territorio. Anche questo contribuisce a fare di Torino uno tra i primi 35 ecosistemi europei più attrattivi in termini di affordable talents.

 

Ma non manca il "vivaio" locale: sono ben 6 le start up torinesi sulle 15 italiane accelerate nel corso del triennio 2020-2023.

Massimiliano Sciullo

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