Con il concerto di mercoledì 14 febbraio 2024 al Conservatorio Giuseppe Verdi alle ore 20.30 giunge al termine il progetto di esecuzione integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven di Pietro De Maria, iniziato nel febbraio 2020 in occasione dei 250 anni dalla nascita del compositore tedesco
Questo lungo “Viaggio nel viaggio” - ha affermato più volte il pianista veneziano - «è stato dettato da esigenze sia artistiche sia didattiche ed ha costituito per la mia carriera una grande opportunità di crescita». De Maria diventa quindi il terzo italiano - dopo Dino Ciani (1970) e Andrea Lucchesini (1999-2000) - a realizzare l’integrale per l’Unione Musicale.
Il sottotitolo del progetto, “Un viaggio nel viaggio”, mette in evidenza il percorso effettuato sia dall’interprete sia dall’autore: la composizione delle Sonate ha infatti accompagnato Beethoven per quasi trent’anni di vita, dalle opere giovanili dedicate ad Haydn alle ultime della maturità che aprono al Romanticismo e testimoniano la straordinaria evoluzione del suo linguaggio musicale. «Per un artista, – prosegue ancora De Maria - non c’è mai un momento migliore per affrontare questi monumenti colossali, alcuni affermano che non si possano avvicinare prima dei cinquant’anni: io non sarei così schematico, però ora che questa età l’ho raggiunta forse mi sento più pronto».
L’ordine di esecuzione delle Sonate scelto da De Maria non ha seguito quello cronologico di composizione, ma è stato dettato dalla volontà di proporre ad ogni concerto opere di epoche diverse e di mettere in luce collegamenti e affinità determinati dalle diverse tonalità dei brani.
Per info: www.unionemusicale.it