"E' una autentica catastrofe, mi sembra di rivivere un altro incubo come quello di Embraco". Così l'assessore Fiodor Verzola definisce la vicenda Delgrosso, azienda di Nichelino del comparto automotive da oggi messa ufficialmente in liquidazione, con 108 famiglie che ora si ritrovano sul lastrico.
Convocare un tavolo con tutti i Comuni coinvolti
Ieri una delegazione è stata ricevuta in Consiglio comunale, mentre in precedenza i delegati sindacali avevano avuto un incontro con l'assessore e il sindaco Giampiero Tolardo. Il primo cittadino si è fatto promotore, insieme a Verzola e al consigliere regionale di Nichelino Diego Sarno, della convocazione di un tavolo con gli amministratori degli altri Comuni del territorio dove risiedono i lavoratori, "così da aiutare la condizione precaria di tutte le famiglie coinvolte".
"Occorre tamponare subito l'emorragia: qui ci sono persone che non hanno ancora ricevuto il saldo dello stipendio di dicembre e la tredicesima, rischiano di non vedere mai i soldi di gennaio e febbraio, ma devono vivere, in attesa che vengano attivati gli ammortizzatori sociali", ha spiegato Verzola, che ha spiegato come dopo la giornata di ieri il Comune di Nichelino si sia preso in carico le istanze di questi lavoratori, per portarle ai più alti livelli.
Martedì il caso approda in Consiglio Regionale
Infatti, martedì prossimo, durante il prossimo Consiglio regionale, la questione Delgrosso approderà all'attenzione dei vertici politici del Piemonte, con Sarno che porterà il caso all'attenzione dell'assessore al Lavoro Elena Chiorino, che avrà un incontro con una delegazione dei dipendenti.
"Noi, intanto, abbiamo chiesto ai sindacati una specifica sui nuclei familiari coinvolti, per sapere quanti figli minori a carico ci sono, quanti disabili, quali le situazioni di emergenza assoluta, per capire meglio come intervenire", ha aggiunto l'assessore Verzola. L'idea è quella di varare sgravi fiscali sui servizi per le famiglie coinvolte dal crack Delgrosso: quindi mensa, nidi, i servizi del Cisa e laddove il Comune di Nichelino ha la possibilità di agire in prima battuta.
La rabbia degli operai: "Non ci capacitiamo dell'accaduto"
Durante l'audizione di ieri è emersa tutta la rabbia e la delusione dei dipendenti presenti: "Avevamo degli ordini da consegnare, ma la ditta non ha pagato i fornitori e non abbiamo rispettato i tempi. Il lavoro c'era, per quello non ci capacitiamo di quanto è successo. Non solo non sono stati pagati per intero gli ultimi stipendi, ma mancano anche i versamenti del tfr. C'era forse un'altra realtà pronta a rilevare la Delgrosso, ma poi si è tirata indietro".
La speranza è proprio legata al fatto che, attraverso l'interessamento della Regione al caso, possano essere individuati soggetti imprenditoriali interessati a rilevare l’azienda, viste le commesse ancora presenti e l’ottimo know how dei lavoratori. Ma occorre fare in fretta, ci sono 108 famiglie che non possono aspettare.
Sostegno e vicinanza da Città metropolitana
"Siamo molto preoccupati per loro, in regime di contratto di solidarietà che rischiano tra pochi giorni di restare senza ammortizzatori sociali e senza prospettive per il futuro" commenta la consigliera di Città metropolitana di Torino delegata alle politiche economiche Sonia Cambursano. " Doopo il caso recentissimo della crisi alla Lear di Grugliasco, un altro tassello dell'indotto Stellantis entra in crisi. La Delgrosso è storico fornitore di Stellantis e proprio il dimezzamento delle commesse l'ha trascinata in crisi di liquidità".
"Parliamo di dipendenti in maggioranza donne, che abitano nei Comuni del nostro territorio, da Nichelino a Pinerolo, da San Mauro a Collegno solo per citarne alcuni. Nella settimana incui ci prepariamo acelebrare la Giornata delle donne, il loro grido d'allarme è ancora più grave" dice Valentina Cera consigliera di Città metropolitana delegata alle politiche di parità, che aggiunge: "Come consigliera metropolitana del territorio sono preoccupata e sto accanto alle 108 famiglie di lavoratrici e lavoratori di cui 30 vivono a Nichelino".
"La Città metropolitana di Torino auspica un intervento centrale del Governo per affrontare il tema dell'automotive in Piemonte: Torino e il territorio metropolitano possono intervenire a fianco delle famiglie di operi e operaie in crisi, ma urge una risposta strutturale alla crisi dell'automotive" aggiunge il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.