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Eventi | 13 marzo 2024, 19:58

Da National Geographic alle Gallerie d’Italia: Cristina Mittermeier racconta la Grande Saggezza della tutela ambientale

Fino al 1° settembre oltre 90 scatti da tutto il mondo: “Dobbiamo capire cosa è per noi abbastanza e così da essere felici e più ecosostenibili”

Da National Geographic alle Gallerie d’Italia: Cristina Mittermeier racconta la tutela ambientale

Da National Geographic alle Gallerie d’Italia: Cristina Mittermeier racconta la tutela ambientale

La fotografa di National Geographic, Cristina Mittermeier, arriva in mostra alle Gallerie d’Italia.

Biologa marina, diventata fotografa, racconta la bellezza del nostro pianeta, i paesaggi selvatici, ma anche le diverse culture e tradizioni delle popolazioni che vivono in simbiosi con la natura, che vivono e conservano una Grande Saggezza, da cui il titolo della mostra aperta fino al 1 settembre. 

I biologi sono sul fronte e vedono cose che gli altri non vedono. Sono diventata per caso, ho capito che la fotografia è un potente modo per comunicare e sensibilizzare le persone”. 

Due le tipologie di fotografie, una dedicata agli animali e una dedicata alle persone e ai luoghi. Pinguini, lupi, squali, ma anche popolazioni indigene del Brasile e del Messico. 

Inizialmente volevo cominciare come fotografa naturalista, ma la verità è che avevo una famiglia non potevo pensare di stare via di casa per mesi per fotografare un orso polare. Il padre dei miei figli e antropologo ho pensato di apportarmi con le comunità indigene per raccontare quello che fanno  vivendo a contatto con la natura”.

Gli indigeni sono custodi della biodiversità e possono contribuire a salvarla. Sea Legacy è stata fondata dalla fotografa con il suo secondo marito con questo obiettivo. “Volevamo favorire quelle organizzazioni che non hanno possibilità di farsi conoscere”. 

Il percorso espositivo, composto da oltre 90 immagini, organizzato attorno ai tre grandi temi del mondo sottomarino, del mondo terrestre e dei popoli tribali, sviluppa l’idea dell’artista di "enoughness” come via per comprendere quale sia il nostro posto all’interno dell’ecosistema globale, invitandoci a una riflessione su quanto e cosa sia per noi ‘abbastanza’ e a prendere in considerazione un’esistenza più sostenibile e consapevole.

Ho trascorso diverso tempo con le comunità di indigeni, loro non hanno a disposizione la ricchezza come noi la intendiamo, ma la loro ricchezza e quindi la loro felicità da altri elementi, dalla loro comunità, dalla religione, dagli antenati. Forse anche noi potremmo trarre insegnamento da questo. L’economia attuale ci porta a pensare che dobbiamo volere sempre di più, di più, ma saremmo più felici se riuscissimo a capire cosa contribuisce a renderci tale, come ad esempio la famiglia”. 

Come artista e come donna essere qui a esporre alle Gallerie d’Italia è un grandissimo onore - ha concluso - Mi permette di elevare il mio lavoro e trasmettere questa Grande Saggezza a un pubblico più vasto che potrebbero trarre ispirazione ad abbracciare questi temi”. 

Per info: https://gallerieditalia.com/it/

Chiara Gallo

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