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Attualità | 09 aprile 2024, 18:47

Il Politecnico e la guerra di Israele, il rettore Corgnati: "La voglia di confrontarsi è una vittoria"

A inizio maggio il senato accademico discuterà delle collaborazioni del Politecnico dopo un periodo di riflessione e dibattito. Nessuna adesione al bando Maeci a un giorno dalla chiusura

Il nuovo rettore del Politecnico, Stefano Corgnati

Il nuovo rettore del Politecnico, Stefano Corgnati

Il Politecnico del nuovo rettore Stefano Corgnati vuole andare in una direzione di maggiore confronto, interno ed esterno. Dopo che questa mattina alcuni collettivi studenteschi hanno protestato e chiesto il recesso da ogni accordo con le università israeliane e con l'industria bellica, il rettore ha promesso di convocare una seduta apposita del Senato accademico per discutere di questi temi, preceduta da un'assemblea il 17 aprile in modo da potersi fare un'opinione in merito.

Gli studenti hanno gridato alla vittoria per aver avviato questo tipo di discussione all'interno del Politecnico, ma Corgnati ha precisato che già da alcuni mesi i temi del dibattito e dell'ascolto sono stati al centro di un cambiamento dell'ateneo. "Tutti ci sentiamo vincitori - ha dichiarato - non solo gli studenti: mi fa piacere l'apertura su cui ho anche spinto in campagna elettorale. Il nostro ateneo deve avere la voglia di confrontarsi e ascoltare le diverse opinioni, forse non eravamo più abituati a questo, ora il Politecnico ha voglia di confrontarsi con posizioni differenti".

In quest'ottica, nelle prossime settimane sono previsti momenti di incontro per preparare i membri del Senato accademico al dibattito, in modo che possano formarsi un'opinione adeguata in vista della riunione che dovrebbe avvenire nella prima settimana di maggio. "Queste settimane sono state settimane di stimolo di una riflessione interna all'ateneo dei temi che riguardano la pace - ha spiegato il rettore -. C'è stato dialogo con il Senato per giungere a un momento formale che permettesse di dibattere in modo articolato su questi temi, dando il tempo sufficiente ai senatori per elaborare tesi e pareri e per dare a tutti il tempo di maturare la propria posizione. Trovo questo momento particolarmente costruttivo, raccogliere le varie anime e voci di questo ateneo è l'elemento fondamentale".

Riguardo il bando Maeci che ha dato il via alle proteste e alle polemiche, in seguito allo stop dell'Università di Torino del 19 marzo, Corgnati ha precisato che, a un giorno dalla scadenza del termine, nessun docente ha ancora presentato alcun progetto.

Francesco Capuano

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