Airoin (https://www.youtube.com/watch?v=tFZ1O8Zllm8) è un viaggio distopico e pericolosamente affascinante in un futuro neanche troppo lontano, dove l’aria pura e i profumi ai quali siamo abituati dall’infanzia diventano un bene di lusso riservato ai pochi che possono permetterselo. Nascono le prime Boutique dell’Aria, luoghi aristocratici e inaccessibili, nei quali la nuova droga della fine del Millennio viene ostentata e venduta.
Il corto, interamente realizzato in AI, è il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto ogni figura professionale in HUB, rendendo lo strumento di Intelligenza Artificiale un mezzo per sublimare l’intelligenza collettiva. Un processo bello ed entusiasmante, da togliere il fiato.
Mai più che adesso il rapporto tra Intelligenza Artificiale e sostenibilità è un tema controverso. E forse, proprio per questo, HUB09 – già nota per diverse attivazioni provocatorie (Movimento Grandi Minuti, Lo voglio subito) ne ha sviscerato il nodo cruciale. Diretto e positivo, nelle parole del Presidente Marco Faccio: “L’incontro di AI e denuncia vogliono rendere narrazione la nostra convinzione che la tecnologia e l’innovazione sono importanti se riescono a servire i nostri bisogni reali. E la Terra è il nostro bene primario, il più vicino, il più reale. Se ognuno si prendesse cura del metro quadrato che gli è stato affidato, la responsabilità sarebbe più leggera per tutti".
"Non è la tecnologia che va demonizzata - conclude Faccio - Eruzioni e terremoti sono eventi naturali eppure catastrofici. Abbiamo uno strumento di narrazione potentissimo, usiamolo da comunicatori quali siamo per portare un messaggio altrettanto potente. HUB da sempre è sensibile alle tematiche ambientali ed etiche. Perché il nostro impegno, quello della comunicazione sana e della ricerca, devono costruire e mai distruggere”.