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Economia e lavoro | 27 aprile 2024, 10:50

Riscoprire i mestieri della montagna? L'Alta Val di Susa punta su giovani "neet" e migranti

Presentate due proposte pilota frutto di un'indagine realizzata dall'Istituto Des Ambrois di Oulx in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino

L'alta Val di Susa punta sui giovani "neet"

L'alta Val di Susa punta sui giovani "neet"

Ripopolare le montagne valorizzandone la ricchezza è una delle grandi sfide per il futuro. Riscoprire i mestieri (come addetto agli impianti di risalita, ma anche nella ristorazione, ndr) che ne hanno sempre contraddistinto la grandezza è invece un obiettivo concreto che si sono posti l'Istituto Superiore Statale “Des Ambrois” di Oulx in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino.

Avvicinare i giovani NEET alla montagna

Per farlo, tra dicembre 2023 e aprile 2024 i due enti hanno realizzato un'indagine qualitativa con l'obiettivo di riavvicinare i giovani ai mestieri di montagna per generare due cambiamenti positivi: contenere il fenomeno dei NEET, i ragazzi con meno di 29 anni che non studiano e che non lavorano, e sostenere l'economia dell'Alta Val di Susa attraverso il ricambio generazionale.

I risultati, ottenuti attraverso interviste a imprenditori locali, pur confermando una distanza tra giovani e imprese nell'economia montana mostrano comunque una realtà dinamica e aperta alle nuove sfide, con una popolazione giovane vogliosa di riscattarsi. Secondo i dati forniti dal Centro per l'Impiego di Susa, inoltre, i disoccupati presenti in Valle sono circa 4mila, di cui quasi 1500 ragazzi fino ai 29 anni (in crescita del 5,7%).

I progetti pilota

Per affrontare questa situazione sono stati presentati 2 progetti pilota che partiranno il prossimo autunno e vedranno giovani NEET e migranti impegnati in percorsi formativi sperimentali in un ottica di “imparare facendo”: “L'idea - spiega il professor Paolo De Marchis dell'Istituto Des Ambrois – è quella di invertire il paradigma: invece di seguire il classico percorso di scuola, formazione, certificazione delle competenze e stage, proveremo già dai 16 anni ad adottare una strategia volta alla pratica e alla seguente certificazione, per poi eventualmente proporre specializzazioni”. I due progetti si intitolano “Riparto dall'alto” e “Ricette per l'inclusione” e sono sviluppati in collaborazione con agenzie formative come CAA Consorzio Aggiornamento Aziendale e Professionale e Formont.

Il primo prevede 10 beneficiari coinvolti in un percorso di formazione teorica e pratica per due profili professionali come, ad esempio, manutentore del verde, manutentore di biciclette e agente di pedana, mentre il secondo prevede altri 10 beneficiari con necessità di consolidamento linguistico da inserire nel mondo della ristorazione: “Viste le difficoltà - sottolinea il segretario generale della Camera di Commercio Guido Bolatto – nel reperire personale in montagna, abbiamo ragionato su come trovare soluzioni efficaci. Vogliamo dare concretezza a questi 2 percorsi formativi e ci auguriamo possano diventare una proposta diffusa su tutto il Piemonte per soddisfare bisogni concreti”.

Marco Berton

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