Quarantacinque anni di viaggi, con in tasca taccuino e matita per fissare con prontezza l’ispirazione poetica. E poi l’amicizia con fotografi e artisti che con i loro scatti, in momenti diversi, hanno interpretato i luoghi visitati dall’autore: da Torre Pellice fino all’estremo Oriente. Tanti sono gli autori coinvolti nella realizzazione del volume del torrese Andrea Balzola ‘Poetòpos. Diario di viaggio poetico e fotografico’ pubblicato dall’editore milanese Scalpendi e che verrà presentato al Circolo lettori Pinerolo (via Duomo 1), domani, venerdì 7 giugno, alle 17,30. Sono 73 i testi poetici e 158 fotografie in bianco e nero associate ai luoghi che hanno ispirato i versi. “Il libro è una autobiografia in versi composti durante i miei viaggi a partire dall’adolescenza. È mia abitudine infatti portare con me dei quaderni per gli appunti dove poter scrivere e disegnare” introduce Balzola, insegnante di mass media e drammaturgia multimediale all’Accademia Albertina di belle arti di Torino. C’è tanta Italia ed Europa tra le pagine, ma anche Thailandia, Birmania, Vietnam e Indonesia. E c’è Sarajevo durante gli ultimi tempi della guerra in Bosnia ed Erzegovina, quando Balzola fu invitato per il Winter Festival, manifestazione a cui il pubblico partecipava nonostante i rischi del conflitto. Non manca Torre Pellice con le sue situazioni caratteristiche come la predicazione all’aperto di un pastore durante il sinodo valdese.
Tra i dodici fotografi che hanno partecipato a ‘Poetòpos. Diario di viaggio poetico e fotografico’ ci sono due torresi: Paola Mongelli e Gabriella Peyrot e alcuni scatti sono dello stesso Balzola. Hanno collaborato inoltre i fotografi torinesi Enzo Obiso, Roberto Goffi, Lorenzo Mascherpa, Matteo Fanelli, l’artista Lea Gyarmati, i valdostani Renato Sala e Jean-Claude Chincheré, la romana Maria Teresa Carbone e la riminese Barbara Baiocchi.