Il Festival Pirandello, nato nel 2007, torna dal 21 giugno al 14 luglio tra i luoghi piemontesi visitati dal grande drammaturgo siciliano.
Luigi Pirandello fece un soggiorno in Piemonte nel 1901, in particolare si fermò a Coazze, ospite della sorella Lina. Viaggiò da Roma a Torino in treno; sempre con il trenino si spostò dal capoluogo piemontese a Giaveno e infine giunse in calesse a Coazze.
Il festival ricorda l’evento con venti gli appuntamenti dedicati a Pirandello e agli autori del ‘900. “L’apertura verso la cultura del XX secolo – spiega il direttore artistico Giulio Graglia – ci permette di ricordare coloro che hanno preceduto, affiancato e seguito, il drammaturgo siciliano. Il nostro pubblico sa che amiamo le contaminazioni, gli incroci con la musica, il cinema, la televisione, l’attualità. Amiamo, tra l’altro, incentivare i giovani talenti e valorizzare i profili più affermati”.
L’edizione 2024 ricorda quattro anniversari: i 100 anni della Radio, i 70 della TV, i 100 dalla morte di Franz Kafka e i 100 dalla nascita di Franco Basaglia. “Come è noto, il Festival abbraccia anche i protagonisti del ‘900, e il 2024 vede alcuni anniversari che andremo a ricordare dal momento che riteniamo questo un dovere prioritario; sul valore della memoria prendiamo spunto da Oscar Wilde - la memoria è il diario che ciascuno di noi porta con sé -. E’ inevitabile che gli eventi epocali influenzino la nostra esistenza e non solo perché possiamo averli vissuti ma perché ci sono stati tramandati e a noi spetta il compito di trasmetterli ai posteri”.
Gli eventi si snodano tra Torino, Coazze, Novi Ligure e Santo Stefano Belbo. Torino, con i suoi teatri Alfieri e Carignano ha giocato un ruolo fondamentale nella vita professionale del drammaturgo siciliano – nonostante il pubblico sabaudo e la critica non siano mai stato benevoli nei suoi confronti – ma ciò che ha particolarmente influenzato la creatività del Premio Nobel per la letteratura, furono gli abitanti e il paesaggio della Valsangone.
A Coazze, infatti, Pirandello si fermò due mesi, e i luoghi e le persone furono di grande ispirazione per lui, al punto che scrisse Il Taccuino di Coazze, la commedia Ciascuno a suo modo, due novelle (Gioventù, La messa di quest’anno) e il romanzo Giustino Roncella nato Boggiolo. Tra gli attori che hanno partecipato, si ricordano: Corrado Tedeschi, Leo Gullotta, Vetrano e Randisi, Sebastiano Lo Monaco, Gipo Farassino, Carlo Simoni, Mario Brusa, Giovanni Moretti, Riccardo Forte, Il Teatro delle Dieci, Natalino Balasso, Giovanni Mongiano, Enrico Lo Verso, Neri Marcorè, Mariella Lo Giudice, Eugenio Allegri, Valerio Binasco e moltissime compagnie del territorio come: Accademia dei Folli, Onda Larsen, Tedacà, Tangram, l’Orchestra Classica di Alessandria.
Il Festival, oltre al programma artistico, ospita il Premio Giovanni Graglia, nato nel 2005 e presieduto dalla scrittrice Sabrina Gonzatto.
Per info: www.linguadoc.eu