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Viabilità e trasporti | 25 luglio 2024, 09:30

Disegnata una ciclabile in corso Novara: Fridays For Future torna a contestare Salvini sul nuovo Codice della Strada

Nella notte gli attivisti per il clima hanno dipinto una corsia ciclabile, appendendo diversi cartelli con le loro rivendicazioni

Disegnata una ciclabile in corso Novara: Fridays For Future torna a contestare Salvini sul nuovo Codice della Strada

Una nuova pista ciclabile a Torino. Questa notte nel controviale di corso Novara, lungo il tratto tra via Bologna e via Giuseppe Regaldi, gli attivisti per il clima hanno dipinto una corsia per portare l’attenzione sul problematico Nuovo Codice della Strada in discussione a Roma.

Contro il DDL Salvini

Fridays For Future ha rivendicato l’azione, contestando, come già successo in altre città, il DDL Salvini che limita pesantemente, la transizione ecologica sulle strade e non tutela gli utenti più deboli come pedoni e ciclisti.

Disegno di legge che è già passato alla Camera e nei prossimi giorni sarà discusso al Senato, sebbene siano già stati depositati 449 emendamenti, di cui 65 dai partiti della maggioranza (FDI e FI). "Ciò - continuano gli ambientalisti - lascia ben sperare, poiché basta che un solo emendamento passi per dover tornare alla Camera".

Le contestazioni 

Questa azione simbolica arriva in risposta alle politiche aggressive verso le alternative all'auto mobile. In particolare gli attivisti si oppongono alle modifiche del Codice della Strada, "come la scelta di modificare le condizioni di sicurezza nel sorpasso delle automobili nei confronti delle biciclette, le limitazioni imposte alle corsie ciclabili, che diventano difficili da realizzare, esponendo i ciclisti al traffico".

Gli attivisti contestano anche la riduzione del doppio senso ciclabile e l'eliminazione dell'obbligo per gli automobilisti di dare la precedenza ai ciclisti in caso di strada stretta. Inoltre, la zona di attestamento ciclabile sarà drasticamente ridotta, nonché consentita solo in carreggiate con un'unica corsia di marcia. Infine, viene peggiorata la strada urbana ciclabile, che non avrà più la segnaletica verticale ma quella orizzontale.

Oltre a ciò, tutti i progetti legati alla mobilità sostenibile e al ridisegno dello spazio urbano, dalle zone 30 alle zone pedonali, fino alle ZTL ed aree di sosta, con questo nuovo disegno di legge dovranno essere approvati dal Ministero, che ritarderà ed ostacolerà gli interventi.

"Abbiamo scelto questa strada – spiegano i manifestanti – perché è una direttrice molto frequentata dai ciclisti, che sono quotidianamente esposti al rischio di essere investiti. Un collegamento così importante dovrebbe essere provvisto di protezioni adeguate, come nel tratto di corso Novara verso Ovest".

900 persone all'anno muoiono per smog

È stato anche disegnato simbolicamente un 30 per terra in quanto una delle richieste avanzate dal movimento, assieme a decine di altri comitati ed associazioni cittadine, è di limitare la velocità sulle strade. Tra i vari cartelli esposti si legge: “A Torino muoiono 900 persone l'anno per lo smog. Più ciclabili per una Torino meno inquinata”, segno che anche lo smog, che uccide 50.000 persone all’anno in Italia e 250.000 in Europa, è una tematica centrale quando si parla di mobilità sostenibile.

 

Cinzia Gatti

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