L'ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto ieri notte, martedì 26 novembre, nel negozio di abbigliamento streetwear Anaconda Vibes. Cinque colpi di tombino hanno distrutto la vetrina dell'esercizio in via Chiesa della Salute. Un modus operandi già noto: usare i coperchi in ghisa dei pozzetti fognari per scalfire i vetri, provare a introdursi all'interno delle attività commerciali e provare a venir via con una manciata di soldi o altro tipo di refurtiva, spesso decisamente esigua. A fronte, però, di un danno di migliaia di euro per gli esercenti che si trovano a dover far fronte a un'importante spesa per riparare i danni.
"Negli ultimi tempi, abbiamo assistito a un aumento delle preoccupazioni riguardanti furti e atti vandalici, che mettono a rischio non solo le nostre attività commerciali, ma anche il senso di comunità e sicurezza che tutti noi desideriamo - commenta il coordinatore alle Attività Produttive della Circoscrizione Cinque Alfredo Ballatore - il nostro impegno è quello di garantire un ambiente sicuro per i commercianti e i clienti. A tal fine, la nostra proposta si articola nella messa a punto del protocollo firmato a luglio scorso tra Comune, Prefettura e istituti di vigilanza nel quale è Prevista l'iniziativa "Video allarme Antirapina", rivolta ai pubblici esercenti."
Si tratta di uno strumento mirato a prevenire reati predatori e atti di vandalismo grazie all'utilizzo di sistemi di video allarme.
"Occorre però che questo strumento sia collegato agli istituti di vigilanza privata - continua Ballatore - per consentire un controllo costante della videosorveglianza con l'azione sinergica delle forze dell'ordine. Questo sistema non solo monitorerà i punti critici, ma permetterà anche una risposta tempestiva da parte delle forze dell’ordine in caso di emergenze."
"Inoltre - prosegue Ballatore - stiamo lavorando a stretto contatto con i commercianti per fornire supporto per l’installazione di sistemi di sicurezza nei negozi. È fondamentale che ogni attività commerciale possa contare su strumenti adeguati per proteggere i propri beni e garantire la tranquillità dei propri clienti."
"Ma la sicurezza non è solo una questione di tecnologia - conclude il coordinatore - è anche una questione di comunità. Bisogna invitare tutti a diventare sentinelle attive del nostro quartiere perché a collaborazione tra cittadini e istituzioni è essenziale per creare un ambiente sicuro."
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