Graffiti, scritte e colori a coprire il vero volto e la "missione" di quell'area, che sorge proprio a pochi passi dall'ingresso di Palazzo Nuovo. E' finito nel mirino dei writers il "Bosco degli altri", una porzione di territorio in piena area pedonale di Palazzo Nuovo dedicata a Lia Varesio.
A lanciare l'allarme è stata Lodovica Gullino, ricercatrice e docente universitaria che era stata tra le promotrici, con Agroinnova, dell'iniziativa. "Sapete almeno chi era e quanto ha dato alla nostra città?", dice dai suoi profili social.
L'iniziativa risale al 2021, quando la collaborazione tra Agroinnova, Comune, Iren e Unitp aveva portato a riqualificare uno spazio dell’Università all’interno del comprensorio di Palazzo Nuovo. La struttura, tra via Verdi e Corso San Maurizio, ospita la Scuola di Scienze Umanistiche e i relativi Dipartimenti. Lo spazio individuato per il bosco fa parte dell’area verde che caratterizza la facciata principale di Palazzo Nuovo.
Lia Varesio, scomparsa nel 2008, è stata un'attività torinese definita dalla gente "l'angelo dei barboni": era nota infatti per essersi prodigata a favore delle fasce più deboli della società ed in particolare per gli emarginati ed senza i fissa dimora del capoluogo piemontese.
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