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B. di Milano / Falchera | 07 maggio 2025, 16:14

Gli anziani di Barriera sono stanchi: "Siamo ai domiciliari". E spunta l'idea del controllo di vicinato e di una radio

Il comitato conta 140 iscritti che aiutano i residenti nelle attività quotidiane. Richiesta di più sicurezza col passaggio dei vigili

Gli anziani di Barriera sono stanchi: "Siamo ai domiciliari". E spunta l'idea del controllo di vicinato e di una radio

"La situazione è insostenibile". Così gli anziani di Barriera di Milano descrivono la situazione nel quartiere, chiedendo alla politica una risposta forte proprio nei giorni successivi all'omicidio di Mamoud e ad altri due accoltellamenti ( https://www.torinoggi.it/2025/05/05/amp/argomenti/cronaca-11/articolo/terzo-accoltellamento-in-poche-ore-a-torino-nord-e-allarme-continuo-un-peruviano-vittima-di-rapin.html). Sono 140 gli iscritti al comitato "Barriera di Milano - Angelo Martino", nome assunto in onore dello scomparso ex presidente, che due volte al mese si ritrovano in un locale in corso Vercelli per discutere dei problemi del quartiere, cercare soluzioni e aiutare gli altri anziani residenti in azioni quotidiane come recarsi in farmacia.

"Non ci sentiamo al sicuro"

"Non possiamo più uscire, non ci sentiamo al sicuro né di notte né di giorno - spiega il presidente ad interim e portavoce del comitato, Giuseppe Dramisino -. In Barriera di Milano non si vive più, le donne non possono portare collane o bracciali. Siamo come perennemente agli arresti domiciliari".

Le richieste

La richiesta alla politica è principalmente una: più sicurezza. Chiedono più passaggi della polizia municipale, lamentando che non viene mai vista nel quartiere e che non risponde alle chiamate: "Il presidio fisso dell'esercito non funziona, devono spostarsi. Quando chiamiamo i vigili poi non arrivano mai, ormai non li chiamiamo neanche più". L'elenco dei problemi è lungo: occupazione abusiva dei marciapiedi, spazzatura, minimarket e locali aperti 24 ore su 24, con conseguente vendita di alcolici e schiamazzi notturni, passaggio dei monopattini sui marciapiedi e contromano, ma soprattutto spaccio e delinquenza.

Due iniziative

Il Comitato sta cercando di mettere in piedi due iniziative: il controllo di vicinato e l'apertura di una radio. Il controllo del vicinato è uno strumento previsto dall'ordinamento che rende possibile per i residenti segnalare alle forze dell'ordine reati e attività criminali, senza intervenire. La radio renderebbe possibile informare i cittadini di cosa succede nel quartiere e potrebbe raccogliere le segnalazioni. "Radio Barriera" era già andata in onda per circa quattro anni fino al 2012, dopo che il comitato era rimasto senza un locale dove trasmettere.

"Siamo al fianco di tutte le persone che hanno voglia ancora di lottare per il loro quartiere - ha commentato il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Fabrizio Ricca - e in particolare in Barriera di Milano perché la situazione è sempre più difficile. Sapere che ci sono persone che mettono a disposizione il loro tempo per la comunità non può che farci piacere e li supporteremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione".
 

Francesco Capuano

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