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Eventi | 26 maggio 2025, 07:36

Seemposium 2025, Caselli: "L'AI non può sostituire i giudici: la legge va interpretata"

Alle Gallerie d’Italia, l’ex magistrato boccia l’intelligenza artificiale come sostituto delle toghe nel processo penale"

Edizione 2025 di Seemposium

Edizione 2025 di Seemposium

Si è conclusa con successo la quarta edizione di Seemposium, l’evento promosso da Sicuranext che anche quest’anno ha riunito a Torino esperti, divulgatori, studenti e professionisti per esplorare le sfide della cybersecurity e dell’innovazione tecnologica. Un’intera giornata di talk, workshop e confronto, con un unico filo conduttore: capire il futuro per saperlo affrontare.

A fare da cornice all’evento, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, nel cuore di Piazza San Carlo, luogo simbolico che ha ospitato i due grandi panel tematici dell’edizione 2025.

Nel primo panel, dedicato alla giustizia predittiva, lo scrittore ed ex magistrato Gian Carlo Caselli ha sollevato un interrogativo centrale: può l’intelligenza artificiale interpretare la legge? «La legge non è uguale per tutti – ha detto – il giudice la deve interpretare. Servono sfumature, confronti, sensibilità: tutto ciò che l’AI non possiede». Con provocazione lucida, Caselli ha ipotizzato che l’AI potrebbe persino eliminare i gradi di giudizio, velocizzando i tempi della giustizia. «Ma io non sarei d’accordo – ha concluso – perché verrebbe meno la dignità dell’interpretazione».

Al suo fianco, Paolo Dal Checco, esperto di digital forensics, ha riconosciuto come l’AI sia già oggi uno strumento prezioso per l’analisi dei dati, capace di individuare «la pistola fumante», ma ha avvertito: «La giustizia predittiva sarebbe molto pericolosa. È bene che l’AI resti un supporto, non un giudice». Caselli ha infine sottolineato come nella lotta alla mafia l’AI, se usata dai magistrati, sarebbe stata inevitabilmente sfruttata anche dalla criminalità organizzata. A moderare il dibattito, Giuseppe Legato, responsabile della cronaca giudiziaria de La Stampa.

Il secondo panel, dedicato al rapporto tra intelligenza artificiale ed energia, ha aperto uno scenario altrettanto cruciale. Vincenzo Di Nicola, Senior Partner del Fondo Intelligenza Artificiale di CDP Venture Capital, ha offerto uno sguardo ottimista: «L’Italia non può permettersi di perdere il treno dell’AI, come è già accaduto con internet e il cloud. Gli investimenti ci sono, i progetti anche: è il momento di crederci».

Più critico, ma costruttivo, l’intervento di Agostino Re Rebaudengo, presidente di Asja Energy, che ha segnalato il rischio occupazionale, in particolare tra i colletti bianchi e le donne. «Ma se ben indirizzata – ha aggiunto – l’AI può diventare un alleato del risparmio energetico e della sostenibilità». Ha poi annunciato che a Torino è allo studio un progetto per riutilizzare il calore prodotto da un data center e riscaldare un intero quartiere.

Adrian Fartade, infine, ha ammonito: «Se lasciamo che le scelte siano guidate solo dal mercato e non dall’impatto ambientale, il futuro rischia di essere sempre più distopico. Quanto deve diventare distopico, il mondo, prima che ce ne accorgiamo?». A moderare il confronto, Oscar Serra, giornalista de La Stampa.

La giornata si era aperta con due workshop tecnici nella Sala Immersiva delle Gallerie d’Italia: uno dedicato agli LLM nelle operazioni di sicurezza, l’altro alle tecniche di informatica forense. Un momento pensato per coinvolgere studenti e professionisti in formazione, seguito da un light lunch e da numerose occasioni di networking.

Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Omar El Hamdani, CEO di Sicuranext, che ha invitato tutti a rischiare, crederci e andare avanti, sottolineando l’urgenza di investire sull’intelligenza artificiale. «Siamo in un momento storico unico per il nostro Paese – ha detto – e Sicuranext ha fame di conoscenza, di progetti e una grande voglia di crescere. Abbiamo il dovere e l’opportunità di costruire il futuro che vogliamo».

Con la partecipazione dell’Unione Industriali di Torino, che ha sostenuto l’iniziativa riconoscendone il valore strategico per l’ecosistema produttivo, Seemposium 2025 conferma la centralità di Torino nel dibattito nazionale su tecnologia, sicurezza e futuro.

 

comunicato stampa

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