Mancano quattro giorni al referendum e i promotori spingono sull'acceleratore per portare gli elettori alle urne. A Torino, il comitato promotore del quesito sulla cittadinanza - tra cui il deputato e segretario di +Europa Riccardo Magi - ha incontrato i politici di centrosinistra e alcune associazioni, per sostenere il "Sì".
Tanti gli esponenti politici presenti
L'incontro, presso la sede dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta in via San Dalmazzo, ha visto ospiti il segretario regionale del PD Domenico Rossi; la capogruppo di Stati Uniti d'Europa in consiglio regionale Vittoria Nallo; il consigliere comunale del PD Abdullahi Ahmed; la consigliera comunale e capogruppo di DemoS Elena Apollonio; il consigliere comunale e capogruppo di +Europa e Radicali Italiani Silvio Viale; la segretaria provinciale di Azione Cristina Peddis; il segretario metropolitano del PSI Roberto Goghero e Annarita Altamura di "Possibile".
Per la società civile c'erano Lucia Bianco, vicepresidente del CDA di Gruppo Abele; Diego Montemagno, presidente di Acmos e Maali Atila Sarih, tesoriera del Coordinamento Nazionale delle Nuove Generazioni Italiane, oltre al coordinatore dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Samuele Moccia.
Magi: "Perché occorre votare Sì"
"Siamo un paese in cui si fa fatica a parlare di certi temi e quando c'è un referendum qualcuno dice che non è il modo, ma parleremmo di cittadinanza senza il referendum? - si è chiesto Magi - Tajani e Conte hanno detto no al referendum perché sono per lo ius scholae, che ha la caratteristica di fare acquisire la cittadinanza per prima ai bambini e ai ragazzi. Ma se ci sono 1 milioni di bambini e ragazzi nelle scuole italiane, cresciuti o nati qui, è perché ci sono così tanti anni per acquisire la cittadinanza da parte dei genitori. Molte volte quando i genitori la acquisiscono i figli sono diventati maggiorenni e non la acquisiscono più. Quella del sì è una riforma ragionevole che non dovrebbe spaventare nessuno, tranne chi vorrebbe farci propaganda sopra".
"Sappiamo che gli ultimi giorni sono importantissimi - ha commentato Rossi - e molte persone decidono all'ultimo. La narrazione che vede lo straniero migrante e causa di tutto quello che succede sta tornando, noi sappiamo che una società accogliente e inclusiva è fondamentale anche per la sicurezza di cui parla la destra".
Ottimismo sul raggiungimento del quorum
Nonostante sembri difficile il raggiungimento del quorum, Nallo è ottimista, prendendo a esempio gli ultimi giorni della raccolta firme: "Qui in Piemonte sono state 40 mila le firme raccolte per questo referendum, e in questi mesi abbiamo visto la mobilità che c'è stata. Siamo sicuri che questo permetterebbe di avere città più inclusive e sicure".
"Il Referendum sulla cittadinanza è una questione di giustizia - ha dichiarato Viale - sicuramente si è aperto un percorso che porterà a qualcosa: ius scholae o ius soli, il dibattito c'è. Ho portato il fantasma in consiglio comunale per sollecitare la discussione, perché è importante che se ne parli".
"È una battaglia nella quale siamo uniti - ha aggiunto Apollonio - La legge che vuole 10 anni di permanenza è ingiusta e va abrogata". Abdullahi ha invece sottolineato la mancanza di comunicazioni adeguate sul referendum da parte della Rai.
"In università - ha raccontato Altamura - ho avuto colleghi dottorandi che hanno abbandonato la loro carriera accademica per la precarietà dei contratti di ricerca e l'incertezza di dover richiedere continuamente il permesso di soggiorno".
Ricordando Craxi e quell'invito 'andate al mare'
Se i partiti di Governo invitano a non andare a votare o - come la Presidente Meloni - a non ritirare la scheda, dall'associazione Acmos arriva la proposta contraria, giocando sulla celebre frase di Craxi che invitò ad andare al mare, divenuta un simbolo per indicare l'astensione.
"Per domenica 8 giugno abbiamo pensato di creare la spiaggia del voto a Torino - ha spiegato Diego Montemagno - In un momento storico in cui il Presidente della Repubblica dice in ogni momento che la democrazia è fragile, invitare di andare al mare è grottesco e eversivo. Per questo nel giardino Vito Scafidi, in Piazza Chiaves in Vanchiglietta, troverete picnic, sdraio, aree giochi: una spiaggia dove invitiamo ad andare a votare".