“Abbiamo ereditato un Piemonte fermo, ora il Piemonte si sta riaprendo - ha commentato il presidente Alberto Cirio, a margine dell'apertura della seconda canna del tunnel del Frejus - ad aprile abbiamo aperto il traffico ferroviario tra Parigi e Torino con l'alta velocità, a giugno il Tenda. Qui a Limone il turismo ha già incrementato il 10% degli afflussi dall’apertura. La settimana scorsa la commissione europea ci ha notificato l’ultimo parere definitivo sull’attraversamento di Demonte, così anche il Colle della Maddalena sarà messo in sicurezza per i collegamenti del futuro. E oggi la seconda canna del Frejus".
Dal Tenda al Frejus alla Asti-Cuneo
"Il tutto guardando al traforo del Bianco con un atteggiamento non più di blocco da parte del governo francese, ma anzi con un tavolo tecnico bilaterale che all’interno del trattato del Quirinale ci consente di ragionare concretamente sulla seconda canna. Questo è il Piemonte che vogliamo - ha aggiunto il governatore - Atti concreti e infrastrutture. Così si sviluppa l’economia e si creano posti di lavoro".
“Questo sarà anche l’anno dell’Asti-Cuneo - ha ribadito Cirio a margine del taglio del nastro al nuovo traforo del Frejus - mancava questo tassello di questo ultimo lotto e il 10 agosto, tra pochi giorni, verrà posato il viadotto di attraversamento, l’ultimo pezzo di infrastruttura per arrivare alla piena percorribilità entro la fine dell’anno".