Un divano nero all’angolo tra via Santa Giulia e via Rossini, piazzato proprio all’incrocio, trasformato per qualche ora in un “salotto” improvvisato da un gruppo di ragazzi. Non si tratta di una performance artistica né di un’installazione urbana, ma di un episodio segnalato da alcuni residenti del quartiere Vanchiglia, esasperati da quella che considerano l’ennesima situazione di degrado.
“Ecco a voi l’ultima trovata”, commenta ironicamente Salvatore Pedone, residente della zona. A suo dire, il divano era stato abbandonato da giorni, probabilmente da qualcuno che lo ha lasciato lì per disfarsene, come purtroppo accade troppo spesso nelle vie laterali del centro. Ma il vero episodio che ha fatto scattare la protesta è accaduto poco dopo: alcuni giovani lo hanno trascinato fino all’angolo tra le due strade, per poi sedersi, mangiare, chiacchierare e bivaccare come se fossero nel salotto di casa.
Il gesto ha generato sconcerto tra i passanti e i residenti, sia per il messaggio che trasmette sia per l’occupazione impropria dello spazio pubblico. “Non è solo una questione estetica - spiegano alcuni vicini - ma anche di sicurezza: quel punto è trafficato, e un ostacolo così voluminoso può creare pericoli per pedoni e veicoli”.
In attesa della rimozione del divano, già segnalato all'Amiat dal comitato "Torino in movimento", l’episodio riaccende la discussione sulla gestione dei rifiuti ingombranti e sull’uso improprio degli spazi pubblici. Da parte dei residenti cresce la richiesta di controlli più frequenti e di un maggior rispetto per il quartiere, da parte di chi lo vive ma anche di chi lo attraversa.