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Attualità | 15 agosto 2025, 08:50

‘Fuori la guerra dalla storia’: dal Pinerolese una rete nazionale femminile per la pace

Il gruppo locale si allea con le esperienze di Palermo e Caltanissetta e Milano

Una delle manifestazione di ‘Donne contro ogni guerra’

Una delle manifestazione di ‘Donne contro ogni guerra’

Ci sono donne con decenni di impegno nel campo di movimenti pacifisti e femministi e ci sono tre esperienze di gruppo che fanno da base a una rete nazionale per la pace.

‘Fuori la guerra dalla storia’ è stata lanciata dal gruppo del Pinerolese ‘Donne contro ogni guerra’, assieme a ‘Presidio donne per la Pace’ di Palermo e Caltanissetta e ‘Silenzio per la Pace’ di Milano. Il 26 giugno c’è stata anche la prima manifestazione ‘100 1000 10000 piazze per la Pace’, a cui ne seguiranno altre.

Ma come è nata questa nuova rete che cuce lo stivale? Da un lato c’erano contatti preesistenti tra alcune attiviste attraverso le reti femministe italiane, dall’altro il vero catalizzatore dell’iniziativa è stata la palermitana Daniela Dioguardi, attivista di lunga data. Grazie al suo ruolo di connettore, si è dato avvio a un lavoro di tessitura relazionale che ha permesso la nascita di una rete articolata e solidale. Un importante snodo è stata la presentazione che si è tenuta il 25 marzo a Pinerolo del libro ‘Corpi e parole di donne per la pace. L’esperienza del Presidio di Palermo’, curato da Mariella Pasinati ed edito da Navarra Editore.

“Ci siamo riconosciute in una comune insubordinazione alla guerra e al patriarcato, che ne rappresenta l’impalcatura culturale più profonda – spiega Luciana Bonadio una delle referenti pinerolesi –. Tutte noi veniamo da storie di impegno pluridecennale nei movimenti femministi, pacifisti e sociali. Siamo convinte che oggi più che mai serva una presa di parola collettiva e femminile che rimetta al centro l’etica della cura, la giustizia e il rifiuto della violenza come metodo e visione del mondo”.

“Molte di noi – continua Luciana Bonadio – hanno sempre partecipato da sole alle manifestazioni. Ora, grazie a questa rete, ci sentiamo parte di qualcosa di più grande. Una voce corale, capace di far sentire anche il nostro silenzio”.

Il gruppo sta lavorando ora a una sorta di manifesto che possa raccogliere e sintetizzare le parole d’ordine e le istanze comuni della rete, offrendo un riferimento concettuale e politico per le azioni future.  La prossima tappa sarà la giornata nazionale del 26 ottobre, che vedrà presidi coordinati in tutta Italia, con le stesse parole d’ordine e un impegno condiviso per portare la pace al centro dell’agenda pubblica.

Miriam Hamdi

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