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Eventi | 24 settembre 2025, 17:27

Dalla collina del Castello a piazza Santa Maria, Bricherasio si tuffa nel Medioevo

Sabato 27 e domenica 28 il paese rievoca l’editto da cui nacque la Villanova che definì il centro abitato

Il Belvedere del Castello

Il Belvedere del Castello

Nell’aria risuonerà il clangore delle spade, tende e velari verranno montati per affrontare la notte all’aperto. Il centro di Bricherasio si prepara ad ospitare un accampamento medievale nel parco del Belvedere e a declamare, in piazza Santa Maria, l’atto legale che nel 1324 sancì la nascita della Villanova, da cui ebbe origine il paese attorno alla collina su cui sorgeva il Castello.

Sabato 27 e domenica 28 settembre, nel fine settimana clou della Sagra dell’Uva, verrà rievocato l’evento che ha segnato la storia di Bricherasio. Gruppi storici e figuranti bricherasiesi creeranno le atmosfere e le attività del tempo durante gli eventi organizzati dal Comune.

Dai boschi di San Michele alla Villanova

Era da circa quarant’anni che la rievocazione non veniva più proposta in paese. È stata organizzata dall’Amministrazione comunale che tuttavia l’ha dovuta rimandare di un anno. L’anniversario dei 700 anni, infatti, è caduto nel 2024: “Tuttavia era un anno di elezioni e non avevamo la sicurezza di poter portare a termine i lavori, così abbiamo deciso di rimandare la celebrazione” spiega Federica Listino, assessore alla cultura che ha coordinato il lavoro storico alla base dell’evento.

La rievocazione ricorda l’atto che spinse i bricherasiesi e lasciare gli insediamenti tra i boschi di San Michele, per trasferirsi in pianura, al centro di vie di comunicazioni importanti verso Pinerolo e il confine francese, attorno a un castello già presente, sulla collina. “Proprio il castello venne restaurato da un impresario fidato di Filippo d’Acaja che quindi stipulò un accordo con i quattro Sindici et Procuratores che governavano la vita della collettività” racconta Listino. Gli abitanti furono incentivati a stabilirsi nella Villanova in cambio di privilegi e vantaggi: “Ad esempio, il signore si impegnava a riconoscere il testamento di un defunto fornendo la garanzia che i beni potessero rimanere in famiglia mentre precedentemente diventavano di sua proprietà” spiega.

Nel pomeriggio di domenica 27 settembre verrà messo in scena in piazza Santa Maria proprio l’editto da cui nacque la Villanova: “L’abbiamo rintracciato nel cartario della biblioteca e tradotto grazie a Marco Bolla che ha scritto il libro da cui è partita la ricerca storica che sta alla base della rievocazione ‘Bricherasio: territorio, insediamenti e uomini nel Medioevo’”. Il testo dell’atto è poi stato ridotto e adattato per essere letto in quell’occasione alla presenza dei figuranti che interpreteranno Filippo d’Acaja (Giacomo Sartirana) e sua moglie Isabelle (Annamaria Garzena), il notaio (Andrea Baroso) e uno dei Sindici et Procuratores (Matteo Mensa).

Accampamento, cortei e mestieri antichi

L’atmosfera medievale entrerà in paese già a partire da sabato 27, quando verrà allestito al parco del Belvedere, proprio sulla collina del Castello, un accampamento con tende e velari. “Se ne occuperanno i gruppi storici Ordo Regius e Il Cerchio di Ferro con dimostrazioni e didattica di scherma, di cucina e di scrittura medievale” elenca Listino. Per i bambini ci saranno specifici giochi a partire dalle 15.

L’accampamento sarà visitabile anche la domenica e sarà uno dei punti da cui, alle 14,30, partiranno le sfilate che giungeranno in piazza Santa Maria. Nei cortei ci saranno La Corte del Conte Rosso, gli sbandieratori e i musici della Città di Avigliana, di Borgo San Martino di Saluzzo e I Templari di Villastellone. In piazza sono attesi anche i figuranti bricherasiesi, una trentina in tutto: “Il loro contributo è stato fondamentale per l’organizzazione dell’evento a cui hanno lavorato anche Annamaria Garzena, presidente dell’Unitre, e Pierluigi Buffa, assistente alla regia della manifestazione pinerolese Maschera di Ferro”.

Interpreteranno i ruoli e le attività che caratterizzavano la quotidianità nella Villanova medievale: “I popolani ingrasseranno le pelli, impasteranno il pane, lavoreranno la costa di maglia e simuleranno la raccolta dell’uva, importante già allora per il paese. Tra i nobili, invece, le donne trascorreranno il tempo ricamando, declamando poesie e in giochi dell’epoca” anticipa Listino.

Accanto alla gogna, che ha fatto il suo esordio al Palio Medievale, inoltre, verranno spiegati i reati puniti allora e tutti gli sconti di pena su cui potevano contare i nuovi abitanti della Villanova.

Elisa Rollino

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