Il fatto è successo nel pomeriggio di mercoledì 24 settembre e ha provocato la reazione dell’associazione dei margari Adialpi e di altri sindacati come la Cia. Ora il Parco Alpi Cozie prende una posizione ufficiale sul morso di un lupo ai danni del pastore Ettore Canton che cercava di difendere il suo cane e una pecora a Pian dell’Alpe a Usseaux.
L’aggressione ha fatto scalpore e ha spinto sia Adialpi, sia altre realtà come la Cia a chiedere interventi sulla popolazione dei lupi che rendono difficile la vita in montagna a pastori e allevatori.
Il Parco ha diffuso stamattina una nota dove promette maggiori controlli: “È stato potenziato il servizio di vigilanza incrementando la sua presenza nella zona allo scopo di monitorare la situazione per osservare se i lupi torneranno a frequentare Pian dell’Alpe e con quale atteggiamento – scrivono dall’Ente –. Gli approfondimenti, necessari e doverosi, permetteranno di comprendere meglio il comportamento dei predatori per valutare se sussistono contesti di pericolo in una zona a elevata frequentazione umana per turismo e per lavoro. Qualora si individuassero atteggiamenti confidenti - sospetti e ripetuti - del lupo verso l'uomo, evenienza al momento non confermata visti i pochi dati a disposizione, l’Ente avvierà un confronto con Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr) per l’individuazione delle opportune soluzioni da mettere in campo”.
Nella nota, l’ente riepiloga anche gli interventi fatti dal guardiaparco e la sua ricostruzione dei fatti: “Presumibilmente non si è trattato di un attacco diretto all'uomo, bensì di una reazione istintiva. Da quanto ha riferito il pastore, il tentativo di predazione sull’ovino era stato dapprima ostacolato dal maremmano e in un secondo tempo dal sopraggiungere del pastore stesso che si è avvicinato molto ai due lupi. In questo contesto è probabile che uno dei due predatori, colto alla sprovvista dall’arrivo del pastore in una fase estremamente concitata in cui era contemporaneamente impegnato a fronteggiare il maremmano, abbia morsicato il pastore prima di rinunciare all’attacco sulla pecora”. Ma lo stesso Parco ammette come “restano da chiarire alcuni elementi del comportamento dei lupi e della dinamica di attacco, su cui gli Enti competenti condurranno un’attenta valutazione”.