Ultimi appuntamenti per la campagna in favore dell'approvazione delle norme sulla cittadinanza. E ieri sera, in vista della manifestazione di oggi, si è tenuto l'epilogo torinese del filone di dimostrazioni, piazza Castello ospita un dibattito accanto alle tende del presidio fisso. A organizzare e partecipare il Partito democratico in forze, che per l'occasione ha portato i consiglieri regionali Daniele Valle e Domenico Rossi e le due parlamentari piemontesi Francesca Bonomo ed Elena Ferrara. Ad assistere una quarantina di persone, tra militanti e passanti.
La senatrice Ferrara ha confermato come l'iter della legge al Senato sia stato fermato da una mancanza di numeri politici, rammarocandosi di un cedimento ai "tatticismi politici" del suo partito, ma ribadendo la giustizia di un "provvedimento centrato proprio sui giovani". Francesca Bonomo parla di uno "stupore diffuso quando si sa quanti bambini nati qui non siano italiani per legge. C'è tanta disinformazione, che genera paura, ma siamo felici che sia Gentiloni che Minniti abbiano detto che va approvata entro fine legislatura".
Domenico Rossi ha parlato delle radici culturali italiane, le quali, "che siano cristiane, liberali o socialdemocratiche riconosco un principio come lo Ius soli", per dire quanto "il mondo sia diviso in due. C'è parte che non ha niente e che vuole qualcosa, e un'altra parte che ha moltissimo e lotta per avere una fetta ancora più grande della torta. Queste sono le nuove guerre". A chiudere gli interventi Daniele Valle: "In Piemonte c'è un calo di nati piemontesi, tanto che gli asili sono mezzi vuoti. Dire che non c'è più spazio per tutti è una follia. Questa è la nostra ultima grande battaglia politica della legislatura, ma non dobbiamo fare l'errore di pensare di vincerla parlando solo a chi voleva firmare, né irridere gli altri".
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