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Attualità | 04 dicembre 2016, 13:10

Al Pastificio Reale ancora sapori antichi

Dal 1980 in corso Unione Sovietica la signora Virginia e la sua famiglia garantiscono agnolotti e pasta fresca di qualità

Al Pastificio Reale ancora sapori antichi

E’ nato nel 1980 come Pastificio Bossina, oggi si chiama Reale, ma il modo di preparare la pasta fresca e gli agnolotti è rimasto quello di una volta. Per chi ama i sapori antichi e abita in zona Mirafiori, è impensabile non fare un salto in corso Unione Sovietica 509, all’angolo con via Pavese, ed entrare nel Pastificio Reale dove ancora oggi si è serviti dalla signora Virginia Albertani. “E’ cambiato tutto rispetto a quando ho iniziato, ma il nostro modo di lavorare è lo stesso di allora”.

Ci si è adeguati ai tempi, da 6 anni il figlio della signora, Lorenzo, ha aperto un altro pastificio in corso Moncalieri, lì c’è la possibilità anche di prenotare via mail, si possono vedere tutti i prodotti cliccando sul sito www.pastificioreale.com, mentre in corso Unione Sovietica “usiamo solo il telefono. Ma qui abbiamo clienti che vengono da decenni, non hanno neanche bisogno di chiamare, sappiamo già cosa vogliono”. Sì, perché si è creato un rapporto speciale, quasi familiare, con molte persone. “Conosco signore che anni fa venivano qui da sole più di trent’anni fa, poi assieme con i figli, adesso sono accompagnate dai nipoti”, fa notare la signora Virginia. “La soddisfazione più grande è proprio questa, avere costruito qualcosa di importante con la gente, che viene qui e ci fa sempre i complimenti”.

La tradizione di famiglia è già stata tramandata alla terza generazione: “Mio marito Carlo è mancato 10 anni fa, oggi ci sono Lorenzo e Patrizi, che gestiscono il negozio di corso Moncalieri, ma qui ogni tanto passano a dare una mano i miei nipoti Alessandro e Edoardo”. Gli agnolotti restano la specialità della casa, ma tutta la pasta fresca e artigianale che viene prodotta in laboratorio con ingredienti genuini si fa apprezzare, Lorenzo Bossina ha creato persino una specialità di pasta biologica (HemPasta), che è stata presentata l’anno scorso ad Expo.

“Noi cerchiamo di venire sempre incontro al cliente, ma se resta qualcosa non lo vendiamo il giorno dopo, sui nostri banconi vogliamo avere solo pasta fresca”, ha spiegato la signora Virginia. “Quello che avanza la sera lo portiamo a un istituto di Grugliasco, dove si aiutano i disabili e gli anziani”. Perché fare del bene fa bene. Anche alla salute, visto che alle soglie degli ottant’anni Virginia va ancora a sciare e vanta una forma invidiabile.

Massimo De Marzi

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