I copti di Torino festeggiano il Natale, Nosiglia:"Vostra comunità è esempio"

“La vostra presenza è fonte di gioia e speranza, perché indica la via che ogni comunità dovrebbe perseguire, quella della comunione fraterna”. E’ questo il messaggio lanciato dall’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia ai fedeli della Chiesa Copta di Egitto a Torino, in occasione della celebrazione del Santo Natale. La maggior parte degli ortodossi presenti in Italia festeggia infatti il 6 gennaio la vigilia ed il 7 la Natività.

Questa sera, 6 gennaio, Monsignor ha partecipato al rito presso i locali della parrocchia della Trasfigurazione. Di seguito l’intervento completo:

“Cari fratelli e sorelle in Cristo, 

sono lieto di rivolgere a tutti voi il mio vivo augurio e saluto per questa celebrazione natalizia, che segna ogni anno la crescita nella fede e nella comunione delle nostre Chiese cristiane. 

È per me una grande gioia poter partecipare alla Solenne Liturgia della Beata Manifestazione del Natale del Signore, e contemplare e accogliere nel profondo del cuore, l’evento stupendo della salvezza dell’umanità intera: l’incarnazione del Verbo, l’Unigenito Figlio del Padre che si è degnato di scendere su questa terra prendendo forma umana nel seno della Vergine Maria, l’ Odigitria, la Santissima Madre di Dio. Come ci ricorda Attanasio Vescovo di Alessandria d’Egitto: “Ciò che leggiamo in Giovanni: il Verbo si fece carne… ha questo significato: l’uomo in questa intima unione del Verbo ricevette una ricchezza enorme: dalla condizione di mortalità divenne immortale; mentre era legato a una vita fisica, divenne partecipe dello Spirito; anche se fatto di terra è entrato nel regno dei cieli”. Partecipi di queste grande mistero mediante i sacramenti della Iniziazione cristiana, elevo con voi la preghiera di lode e di rendimento di grazie al Padre ed esulto nello Spirito Santo per questa celebrazione in cui insieme a voi chiedo di confermare la nostra fede e ferma speranza nel cuore. Voglia il Figlio Unigenito del Padre distruggere le tenebre del peccato, della violenza e della morte che si abbattono in questo tempo contro tanti suoi discepoli e le loro Chiese o comunità, sparse nel mondo e dia forza ai deboli e perseguitati. Il recente attentato in Egitto alla vostra Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con la morte e il ferimento di fedeli innocenti, ha visto la mia piena e partecipe solidarietà unita alla preghiera della Chiesa di Torino, per coloro che hanno perso la vita o sono stati feriti gravemente, e per le loro famiglie coinvolte nel dolore. Conceda il Divino Bambino, che è stato salutato dagli Angeli portatore di pace e di salvezza a tutti gli uomini che Dio ama, alle vostre comunità e famiglie, la necessaria e dovuta serenità nel nostro Paese, in Egitto e in ogni altro Paese dove siete presenti. Dia ai nostri ragazzi e giovani in particolare il coraggio di operare per costruire un mondo di pace, di giustizia, di solidarietà, di amore fraterno dove il rispetto del Credo e della libertà religiosa per ogni credente e la Chiesa o comunità religiosa a cui appartiene, non sia solo un principio astratto, ma una via concreta da percorrere con l’apporto di tutti, i cristiani delle varie Confessioni, i credenti delle diverse religioni, e ogni uomo di buona volontà.
Approfitto di questa circostanza per ringraziarvi anche per il modo positivo e apprezzato molto da tutti, con cui usufruite di questi locali della parrocchia della Trasfigurazione. La vostra presenza è fonte di gioia e di speranza perché indica la via che ogni comunità dovrebbe perseguire: quella della comunione fraterna che apre le porte a quanti hanno bisogno e necessitano di una accoglienza che diventa condivisione e scambio di doni umani e spirituali reciproci”.