“Ci siamo e ci saremo”. Questo lo slogan della nuova manifestazione dei No Tav, che si stanno mobilitando, con i comitati Val di Susa e Val Sangone, per una marcia popolare prevista sabato 6 maggio, con ritrovo alle ore 13 a Bussoleno.
Gli organizzatori pensano a un corteo che terminerà a San Didero con una grande pastasciuttata all’amatriciana, “insieme agli amici di Amatrice”. Sui siti No Tav sono aperte le prenotazioni per i pulmann, in partenza da Rivoli e Rivalta, diretti in Val di Susa. “Dalle stanze del potere – spiegano i No Tav nel manifesto che annuncia il corteo - escono ogni giorno fiumi di parole che trasmettono un messaggio rassicurante: Siete in buone mani, potete guardare con fiducia al futuro. Ma ogni volta che piove siamo in ansia perché nulla è stato fatto per frenare il dissesto idrogeologico, ogni volta che la terra trema sappiamo con certezza che molte persone non avranno più una casa e i rapporti sociali di intere comunità saranno distrutti”.
“In Val di Susa – spiegano gli oppositori alla linea ferroviaria Torino-Lione - ogni giorno osserviamo un cantiere del Tav a pochi passi dalle nostre case, e vediamo l’enorme sproporzione d’investimenti in quel primo buco inutile a fronte dei veri bisogni del nostro Paese e di tutti noi che ci viviamo. E sappiamo che a questo primo cantiere vogliono aggiungerne altri, più devastanti e più costosi”.
“La politica non risponde – è la denuncia dei No Tav - per volontà e incapacità, a nessuna delle richieste reali che vengono da questo presente: casa, reddito, dignità dovrebbero essere fari portanti di chi siede al governo di un Paese nato dalla Resistenza, ma vediamo invece che sono altri i punti cardine che guidano chi governa e chi ci ha governati: profitto, favori alle lobby, inconfessabili interessi personali".
“Crediamo – prosegue il volantino - sia giunto il momento di rimetterci nuovamente in marcia per la nostra Valle e non solo, ancora una volta, e per tutte le volte che ce ne sarà bisogno; perché non accettiamo più che i nostri soldi vengano utilizzati per condannarci a morte con opere inutili, devastanti ed inquinanti piuttosto che per mettere in sicurezza i territori, per la ricostruzione, per le bonifiche, per la difesa della salute, per la scuola, per le pensioni, per il futuro dei nostri giovani".
"Da oltre 25 anni resistiamo - conclude la denuncia - e ci stiamo attrezzando per farlo per tutto il tempo che servirà: perché c’eravamo, ci siamo e ci saremo! Le nostre ragioni di ieri sono le stesse di oggi, e oggi sono ancora più forti”.
E' prevista la partecipazione di alcuni No Tav anche alla tradizionale fiaccolata del 25 aprile, che si snoderà questa sera per le strade del centro storico di Torino.