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Attualità | 24 novembre 2017, 17:00

La sostenibilità dei mari arriva in tavola a Torino

Una cena a Eataly Lingotto, organizzata da Slow Food Italia, per parlare della crisi degli ecosistemi marittimi

La sostenibilità dei mari arriva in tavola a Torino

Emergenza ambientale, ecosistemi locali e regionali in crisi, sconvolgimenti climatici. Lo stato di salute del sostenibile è un bollettino di guerra, che oscilla tra peggioramenti costanti e allarmi di esperti. Con grosse ricadute sugli agricoltori, pastori e pescatori di piccole e medie dimensioni, che non possono spostare le produzioni su larga scala in altri luoghi.

E' anche a loro che si rivolge la campagna Menù For Change, di Slow Food Italia, per sensibilizzare sul tema del riscaldamento globale a partire dalla tavola. Una serie di cene, eventi e degustazioni che da novembre fino a Natale sono state organizzate in tutto il Paese per “far capire che attraverso il cibo ognuno di noi può, ad esempio, favorire le economie locali, quelle più colpite dallo sconquasso climatico”. E anche il capoluogo piemontese fa la sua parte.

Nella città sotto le Alpi, si parla di distese d'acqua. A Eataly di Lingotto, il 5 dicembre, Slowfood Italia ha organizzato una cena di pesce per sensibilizzare sullo stato di salute dei mari, compromessi dalla pesca intensiva ed eccessiva, dall'innalzamento delle temperature e dal fatto che le acque stanno diventando sempre più acide. Sulle tavole finiranno i prodotti ittici “alternativi” a quelli del consumo quotidiano, vale a dire le specie che non sono sovrapescate, diversamente da quelli che si trovano sulle tavole e nei supermercati ogni giorno.

A cucinarli ci sarà Silvio Greco, biologo marino, presidente del comitato scientifico di Slow Fish, docente di Sostenibilità ambientale all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Un cuoco d'eccezione, conoscitore del delicato ecosistema marittimo e della necessità di preservarlo da uno sfruttamento intensivo. Proprio Greco parla di «Una grande occasione per gustare pesci, crostacei e molluschi dei nostri mari e nello stesso tempo dare un piccolo contributo a una campagna importante. Ma soprattutto un momento di consapevolezza per capire che quello in cui viviamo è l’unico pianeta a disposizione».

E dato che dietro a ogni piatto c'è una storia, soprattutto se si tiene conto dell'ecosistema marittimo e se si parla di sostenibilità, durante la cena salirà in cattedra Roberto Burdese, presidente onorario di Slow Food Italia, che “guiderà” l'evento, spiegando le portate e raccontando il “lavoro di Slow Food in Italia e nel mondo e come possiamo contribuire a rallentare il cambiamento climatico”.

Bernardo Basilici Menini

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