Decine di ragazzi che portano sul volto, nei lineamenti e nel loro modo di vestire le tracce dei popoli di tutto il mondo. Arrivano da Torino, sono disposti su quattro file ordinate e hanno occhi e orecchie spalancate per trovare un incontro tra il loro presente e il loro futuro, nel mondo del lavoro.
Sono i giovani che partecipano al progetto europeo Erasmus +, che in Italia è affidato ad Aregai e che ha nell'agenzia formativa Progetto Marconi (padrone di casa dell'evento di oggi) uno dei partner principali insieme a Casa del lavoro. "Abbiamo organizzato un percorso di incontri di tre giorni su temi come la motivazione, i soft skill, il project work e la preparazione ai colloqui - spiega Danilo Rissone, direttore di Progetto Marconi - e oggi finalmente ci saranno gli incontri, veri e propri speed date di pochi minuti, per incrociare le necessità delle aziende con le aspirazioni dei ragazzi".
Hanno tutti da 18 a 29 anni e hanno potuto scegliere (senza conoscere i nomi delle singole aziende) di dedicarsi a uno dei tre ambiti previsti dallo speed date: informatico, amministrativo o alimentare. Starà a loro farsi apprezzare e, nel caso, trovare un posto di lavoro per il futuro.
Tra le aziende che hanno aderito, ci sono nomi noti come Grom, oppure Miagola Caffè per l'alimentare. Per il comparto informatico ci sono Dr Solution e Abl soft, mentre in campo amministrativo operano Tisco srl, Redspin, Scai Group e Studio elaborazione paghe.
Parallelamente a questa strada, però, la giornata di oggi è servita anche per aprire un altro scenario di fronte agli occhi dei ragazzi. Quello dell'autoimprenditorialità. Complice la presenza a Torino di alcuni rappresentanti della Camera di Commercio di Edimburgo (guidati dall'ad Linda Scott), è stato analizzato il possibile cammino che si può percorrere attraverso i progetti di attività in proprio per i giovani sostenuta dall'Unione Europea. Un cammino che, sul territorio torinese, trova in veste di partner proprio l'ente camerale torinese. "E' un obiettivo che la Camera di Commercio di Torino già promuove con Erasmus for young entrepreneurs - racconta Emiliano Iannone, funzionario camerale - con fondi Europei che sostengono le spese di soggiorno all'estero degli aspiranti imprenditori, con durate diverse tra loro, da uno a sei mesi, in tutta la Ue". "Esiste dal 2009 - prosegue - e ha visto l'Italia come secondo Paese per destinazione e tra i primi per partecipanti. Un'occasione importante perché l'imprenditore scopra come funziona lontano da casa, sviluppando nuove relazioni e nuovi mercati".
La Camera di Commercio di Torino è un ente intermediario, ma in tutta Italia ce ne sono circa 20. La candidatura va avanzata tramite curriculum, ma anche con un business plan. Fondamentale ovviamente è l'uso dell'inglese, anche per le pratiche burocratiche.