Sono 176 pagine che condensano l’esperienza dell’Università della strada del Gruppo Abele, sorta nel 1978 e consolidatasi in decenni particolarmente impegnativi, per quanto concerne, in particolare, la formazione.
Si tratta di Preparati all’incertezza. Fare formazione in ambito sociale, il libro curato dallo psicologo Leopoldo Grosso e dalla professoressa Angela La Gioia, il quale verrà presentato, questa sera a partire dalle ore 18, presso l’Aula Calonghi di piazza Conti di Rebaudengo.
Università e strada erano, nel 1978 e, in parte, ancora oggi, termini in apparenza antitetici. Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato che il contatto con la seconda possa insegnare molto e contribuire a rispondere, in modo efficace e non convenzionale, ai bisogni di formazione degli operatori sociali.
Ne è conseguita una cultura della formazione che vede, come punto cardine, il confronto tra i formatori stessi, gli operatori e i protagonisti della realtà sociale, con particolare attenzione ai contesti, alle circostanze, ai mondi e alle difficoltà in cui questi si trovano.
In tale modo, dunque, il lavoro sociale trova la propria centralità e il proprio senso di esistere, direttamente a vantaggio delle persone in difficoltà, indirettamente a favore di tutta la cittadinanza. E si rivela, inoltre, risorsa preziosa per la convivenza democratica, contro i rischi di cadute e imbarbarimenti della vita sociale.
Perché “comprendere la propria formazione – come afferma Leopoldo Grosso – richiede ricostruire la propria storia formativa, raccapezzarsi tra eventi di varia natura della propria biografia, trovando quel filo di passione che piano piano si è intrecciato e irrobustito, e ha condotto alla scelta di diventare formatore”.