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Eventi | 25 aprile 2018, 07:52

Questa sera, i Dunk live allo sPAZIO211 a conclusione della festa “OmegaxResistenza”

Il progetto neonato presenterà l’album omonimo composto da undici tracce e crocevia tra hard rock, psichedelia e punk

Questa sera, i Dunk live allo sPAZIO211 a conclusione della festa “OmegaxResistenza”

A concludere la festa che interesserà lo sPAZIO211 per tutto il pomeriggio – “OmegaxResistenza”, l’appuntamento annuale organizzato da RadioOhm per commemorare Gianpaolo “Zampa” Carlino, speaker, direttore artistico e anima rock’n’roll della web radio indipendente, e per riflettere sui valori della Resistenza – salirà sul palco, a partire dalle ore 22, il neonato gruppo dei Dunk – ossia “Dio Punk”.

Il progetto risulta ambizioso ed è stato maturato dai fratelli Ettore e Marco Giuradei, dopo anni di militanza e una gavetta nel mondo indie bresciano: l’intento, infatti, è una “superband”, che vede anche la partecipazione di Luca Ferrari alla batteria, temporaneamente concesso dai Verdena, e Carmelo Pipitone alla chitarra, prestato dal gruppo Marta Sui Tubi.

E il disco omonimo, Dunk, che verrà presentato questa sera al pubblico, frutto di una serie di jam informali, possiede un carattere muscolare e diretto, punto di incontro tra hard rock, psichedelia e punk: undici tracce che seducono grazie alla loro natura ambigua, ai frequenti cambi d’atmosfera e ai particolari intrecci sonori.

Un approccio che rispecchia lo spirito anarchico del collettivo, caratterizzato da scelte libere e assenza di regole ferree, che corteggia principalmente il tema del doppio e di una certa inadeguatezza dell’esistere.

A proposito di sound, invece, la peculiarità del progetto consiste nella priorità affidata alla batteria e alla voce, entrambe effettate, e nella particolarità dei testi, i quali contengono differenti rimandi alla letteratura, veri e propri omaggi “a delle persone che in questo momento mancano”, spiega Ettore Giuradei. “È un po’ come aprire le finestre delle pareti dello spirito per far entrare aria fresca. Immagini di respiro, di sollievo e di speranza”, aggiunge.

Con la speranza che chi ascolta le canzoni veda nascere in sé un desiderio di ricerca, “che è quello che capita a me quando ascolto i brani di altri. Spero, in questo, di aver dato il mio contributo”, conclude l’artista.

Roberta Scalise

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