Rosalba Castelli è un’artista di Rivoli, classe 1979, che a marzo dello scorso anno ha realizzato un progetto dopo 9 mesi di lavoro dal titolo “Famiglie: mettiamoci la faccia!”. Una mostra con 20 ritratti realizzati a mano, poi diventati 21, che ritraggono altrettante famiglie mostrate nella loro più dolce naturalezza, incorniciate dalla scritta “Noi siamo famiglia”. Ma i soggetti si sono prestati anche a essere fotografati in una posa diversa, con maschere bianche e la scritta “Formazione sociale specifica”. Una critica a una parte della Legge Cirinnà, che sì ha costituito un grande passo avanti per i diritti in Italia, ma non è riuscita ad andare fino in fondo.
Ora questa mostra arriva alla Circoscrizione 7, dove resterà allestita fino al 13 maggio, ma in realtà ha già girato moltissimo. Prima è stata esposta presso la Casa Arcobaleno, tra marzo e aprile del 2017, quindi si è spostata tra diverse città italiane, da Bologna a Roma, per poi arrivare alla Regione Piemonte due mesi fa. Il 19 aprile, infine, è partito il tour delle Circoscrizioni, cominciando dalla 1 (al Centro San Liborio – FabLab Pavone).
“Ho scelto il ritratto, realizzato con i gessetti – ha spiegato Rosalba Castelli – perché induce a osservare con attenzione, riprende la lentezza che impiega una famiglia a costruirsi. La fotografia, invece, mi dà l’idea di velocità, è spersonalizzante”. Esattamente con la definizione usata nella normativa, quella “formazione sociale specifica” che non sembra tener conto dei sentimenti e delle relazioni.
L’ideatrice racconta con passione la genesi della mostra, che al termine del suo “tour” avrà raggiunto la quota di 18 esposizioni in 18 mesi. Tutto è documentato da alcuni video, proiettati su uno schermo accanto alle fotografie e ai quadri, che mostrano il processo di creazione delle opere ma anche le performance che hanno accompagnato le precedenti esposizioni. Vengono proiettate, poi, anche delle interviste realizzate ai visitatori, ai quali viene chiesto “Quale di queste è famiglia?”. Le risposte non sempre sono state edificanti, ma questo ha convinto l’artista a insistere: “C’è bisogno di questa mostra”.
Dal 2 al 13 maggio, quindi, “Famiglie: mettiamoci la faccia!” sarà esposta presso la sala ex Biblioteca “Calvino” della Circoscrizione 7, a ingresso libero. Dopodiché toccherà alla Circoscrizione 8 (14-16 maggio, Biblioteca Ginzburg) per arrivare alla Giornata mondiale contro l’omofobia, quando l’esposizione inaugurerà al Centro culturale “Principessa Isabella”, alla Circoscrizione 5, uno dei momenti più importanti del giro. Il tour si concluderà il 22 settembre al Mausoleo della Bela Rosin (Circoscrizione 2), quando la mostra sarà accompagnata da eventi e performance.
“Credo sia importante – ha commentato Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità e Diritti civili della Regione Piemonte – utilizzare diversi linguaggi per comunicare la necessità di promuovere una cultura del cambiamento”. “Siamo felici di ospitare questa mostra – ha aggiunto Ernesto Ausilio, vicepresidente della Circoscrizione 7 – che si rifà all’evolversi dei tempi e rappresenta il rispetto per le persone”.
Realizzata da Artemixia, la mostra ha il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino e delle Circoscrizioni. Importanti, poi, le collaborazioni con CasArcobaleno, Sicurezza e Lavoro e AGEDO Torino. Il giro in tutti i quartieri della città prosegue l’opera di informazione e sensibilizzazione tra i cittadini, intento che sta alla base della mostra, degli incontri e dei momenti di confronto che nascono passando da un quadro all’altro.