Abolire il listino del presidente, garantire la governabilità del Piemonte, la rappresentanza di tutte le province e la parità di genere. Sono questi i punti chiave della proposta di legge regionale, che vede come primo firmatario il capogruppo del Pd, Domenico Ravetti.
"Il cambiamento della legge elettorale - ha spiegato l'esponente dem - era inserito tra gli impegni assunti da Chiamparino all’inizio delle legislatura: abbiamo il dovere di provare a fare una sintesi". "Non vogliamo parlare ai piemontesi solo di questo - ha aggiunto Ravetti -, ma è uno strumento necessario per garantire la democratica rappresentanza territoriale, quella di genere e la necessaria stabilità di governo".
La proposta di Ravetti è un sistema proporzionale con premio di maggioranza con 26 seggi più il Presidente per la coalizione che ha ottenuto il 35% dei voti, 28 + 1 per chi ha tra il 35% e il 40% delle preferenze, almeno 30 seggi + 1 per chi ha preso più del 40% dei voti. Il territorio regionale è ripartito in otto circoscrizioni, pari alla Città Metropolitana di Torino e alle 7 province.
"Entro ottobre - ha commentato il presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti - andrà approvata la proposta di legge, perché sono necessari diversi adempimenti in vista del voto nel 2019". "Penso ci siano le condizioni per stringere con i gruppi e portarla in aula", ha concluso Boeti.
Anche secondo il consigliere regionale di Liberi e Uguali, Marco Grimaldi "Ci sono le condizioni per presentare un testo unico di maggioranza".
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