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Cultura e spettacoli | 25 dicembre 2018, 18:50

Torino, una città viva per la musica con oltre 2.800 eventi

Sono i dati di “Io sono la musica che ascolto”, report su sei mesi di eventi musicali dal vivo. Bagnasco (Compagnia di San Paolo): “Ricerca oltre le aspettative”

Torino, una città viva per la musica con oltre 2.800 eventi

Sei mesi, 1822 eventi e oltre 2000 artisti coinvolti per un totale di 2.838 esibizioni. È quanto emerge dal rapporto “Io sono la musica che ascolto”, presentato da Off Topic il 20 dicembre, progetto di mappatura musicale ideato da _resetfestival e The Goodness Factory, sviluppato con il sostegno di Compagnia di San Paolo, in partnership con Spotify e La Feltrinelli.

"Con questo lavoro – spiega Matteo Bagnasco, responsabile dell’area innovazione culturale di Compagnia di San Paolo – è emerso un comparto molto spesso non focalizzato dalle politiche pubbliche, eppure di estrema rilevanza nello sviluppo del settore culturale. In questa prima fase, la ricerca è andata oltre le aspettative".

Ne viene fuori un mondo musicale attivissimo in città, con più della metà degli artisti, che si sono esibiti tra novembre 2017 e maggio 2018, di provenienza locale (il 55%), mentre il 26% arriva dal resto d’Italia. Spicca “Il Salotto di Mao”, con 66 artisti per 68 esibizioni, condensati in 22 eventi, mentre il Torino Jazz Festival ha registrato il maggior numero di eventi (38) coinvolgendo però un numero minore di artisti, “solo” 53. Ed è stato proprio Mao Gurlino, ideatore del suo “salotto”, a condurre la serata, alla quale sono intervenuti anche Alessandra Valsecchi (Piemonte dal Vivo), Luca dal Pozzolo (osservatorio culturale del Piemonte) e Daniele Citriniti (The Goodness Factory).

Interessante, poi, il dato delle location, dove sembrano farla da padrone i circoli e i centri sociali, che hanno raccolto il 30% delle esibizioni, mentre è molto rilevante anche il ruolo dei club e delle sale concerto, che si attestano al 25%. Bassissimo, anche per la scarsa presenza di queste realtà in città, il dato dei palazzetti, soltanto l’1%, rappresentato dal Pala Alpitour, pressoché l’unico a Torino.

Per quanto riguarda i quartieri, invece, i più importanti da questo punto di vista sono Barriera di Milano e San Salvario, che messi insieme hanno ospitato oltre il 60% delle esibizioni. Del resto, buona parte del merito va allo Spazio 211, che contribuisce a oltre il 50% dell’offerta di Barriera di Milano. C’è poi da aggiungere un dato che sicuramente ha favorito la diffusione della musica nel tessuto sociale della città: il 41% delle esibizioni dal vivo prese sotto esame era gratuito, un altro 19%, invece, è rappresentato dagli eventi a offerta libera.

La presentazione di questi dati si è conclusa con un’altra esibizione dal vivo, a cura degli artisti del “Concertino dal Balconcino”, che nel corso del periodo analizzato dalla ricerca hanno registrato il maggior numero di live.

Paolo Morelli

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