“Mi pare che si possa tranquillamente parlare di numeri risultato di un lancio di dadi. Soprattutto, quanto stabilito dal documento, che il Ministro Danilo Toninelli ha reso noto solo oggi, rappresenta una risposta ideologica ad una promessa elettorale che una parte del Governo sta cercando di mantenere. Insomma, siamo di fronte ad una foglia di fico ad uso e consumo del M5S”.
E' arrivata, pesantissima, nel giro di poche ore la risposta degli industriali e delle altre rappresentanze economiche del territorio torinese agli esiti dell'analisi Costi-Benefici diffusa dal ministro ai Trasporti in queste ore.
La voce è quella di Corrado Alberto, presidente di Api Torino e tra gli animatori del sistema delle imprese e del lavoro del Piemonte rappresentato da 33 sigle associative: “Il sistema delle imprese e del lavoro non può dare nessun credito ad un’analisi che, ad una prima lettura, pare essere stata progettata e redatta con il solo scopo di bocciare un’infrastruttura così complessa e importante come il collegamento ferroviario Tav Torino-Lione. La lungimiranza della politica e delle Istituzioni deve andare ben oltre un documento scritto assumendo costi di investimento gonfiati, volumi di traffico dimezzati, benefici ambientali minimi. Parrebbe quasi che togliere Tir dalle strade, rendere più sicuri, regolari e meno costosi i trasporti, creare più lavoro e la possibilità di collegamenti europei migliori, sia un danno per il Paese”.
“E’ inutile parlare di competitività di un Paese e di un territorio - conclude Alberto - se non si ha il coraggio di effettuare investimenti che per loro natura devono andare ben al di là di un opinabile calcolo economico”.
Questo, invece, il commento del Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli: “Finalmente possiamo leggere l’ultimo capitolo di un copione già scritto e dall’esito assolutamente prevedibile: l’analisi costi – benefici offre al Movimento 5 Stelle gli appigli numerici che attendeva per giustificare il blocco dei lavori per la tratta ad alta velocità Torino – Lione. Analizzeremo lo studio della Commissione Ponti con grande attenzione per poterlo confutare nel merito, anche se dalla prima impressione ci sembra piuttosto zoppicante, ma le sue conclusioni pongono ora al Governo un enorme problema politico rispetto alla volontà già espressa da Francia e Unione europea di procedere al completamento dell’opera e alle istanze che arrivano da un territorio ampio, che va ben oltre il solo Piemonte".
"Mi riferisco alle imprese e le altre categorie economiche che noi associazioni rappresentiamo, agli amministratori locali di tutto il nord Italia che hanno preso una posizione pubblica a difesa del TAV e ai tantissimi comuni cittadini scesi in piazza a Torino. Il completamento della tratta ad alta velocità - conclude Ravanelli - rappresenta un progetto strategico di sviluppo di lungo respiro che parla al futuro dei nostri territori. Chiunque volesse provare a sabotarlo per un calcolo elettorale dovrebbe poi assumersi la responsabilità dei danni provocati di fronte al Paese".
Qui l'analisi pubblicata sul sito del Ministero.