Sarà "Il gioco del mondo" il tema conduttore della 32esima edizione del Salone del Libro di Torino, che si svolgerà dal 9 al 13 maggio al Lingotto. Ad annunciarlo il Direttore della kermesse letteraria Nicola Lagioia, durante la conferenza stampa di presentazione alla Student Zone dei Murazzi. Ospiti la città di Sharjah, capitale mondiale del Libro 2019, lo spagnolo e la regione Marche di "Raffaello Sanzio e della Montessori."
"Con un gesto molto ambizioso più ambizioso sul piano internazionale - ha spiegato Lagioia - rispetto al passato, abbiamo pensato che i paesi hanno confini, ma le lingue no." "Per il 2019 - ha aggiunto - il Salone avrà dunque come ospite lo spagnolo, che è la lingua più parlata al mondo." Attesa una delegazione di autori e autrici provenienti dal Sud America.
"Oggi - ha detto Lagioia in apertura - festeggiamo che il Salone è salvo ed è tornato ad essere la casa comune dell'editoria italiana." Per il direttore la forza dell'evento è che si "tratta di una manifestazione popolare, che raccoglie persone di tutte le età, basata su contenuti alti." "In un'Italia - ha aggiunto - in cui c'è una polemica che contrappone popolo e elite, il Salone fa la mossa del cavallo". Previsti 13mila metri quadrati in più.
"Oggi - ha commentato a margine la sindaca Chiara Appendino - viene presentato un evento importante per la comunità torinese, un bene che la città ha fatto di tutto per difendere e mantenere qui, anche in quella che è stata una vera battaglia con Milano." "A maggio - ha aggiunto - partirà il numero 0 del nuovo Salone, siamo fiduciosi".
Primo a salire sul palco Silvio Viale, presidente dell'associazione "Torino, la Città del libro", che si è aggiudicata il marchio. "Oggi - ha detto - parte un nuovo Salone: il marchio è di tutti".
"Non mi sento - ha continuato Viale - più proprietario oggi del Salone rispetto alle edizioni precedenti: siamo tutti proprietari".