"Il cittadino sente ancora l'amministrazione come un avversario o un nemico, comunque ostile". Lo ha detto il presidente facente funzione della Commissione tributaria regionale del Piemonte, Francesco Enrico Saluzzo, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario.
"Ció è frutto anche della "passione" di significative fasce del nostro tessuto sociale per la violazione delle regole e per lo scarso rispetto nei confronti dello Stato e del suo apparato amministrativo, anche nella sua declinazione repressiva".
Sulla situazione attuale della giustizia tributaria, Saluzzo ha osservato: "Oggi i giudici tributari sono "governati", quanto a mezzi, retribuzioni, strutture, dal Ministero dell'economia, cioè da una delle parti del processo tributario. Un'anomalia tutta italiana che pone non pochi problemi".
"Occorre recidere il cordone ombelicale con l'Esecutivo - ha concluso Saluzzo - ed essere ancorati a un'articolazione dell'amministrazione che non sia coinvolta nell'attesa della decisione e del suo esito. Che sia la Presidenza del Consiglio o il Ministero della Giustizia poco importa".