Ultimi giorni: ancora poche ore e poi sarà il momento delle urne. Anche la città di Rivoli si prepara all'appuntamento che la vede coinvolta in una consultazione che nello stesso giorno vedrà anche l'espressione del voto per le Regionali e per le Europee.
E proprio questi sono gli ultimi giorni che il candidato sindaco Emanuele Bugnone, sostenuto dal Pd, da +Europa, dai Moderati e dalla lista civica Rivoli del Sì, sta impegnando nella campagna elettorale per puntare alla poltrona di primo cittadino. "Una campagna elettorale corretta, nel confronto tra i candidati. Solo qualche scaramuccia social, al massimo. Ma si è parlato molto di temi locali e noi abbiamo voluto soprattutto utilizzare la modalità dell'ascolto: se saremo eletti, avremo occasione di far tesoro di tutti i suggerimenti raccolti in queste settimane di incontri e di confronti".
Ma il bilancio di questa campagna elettorale è positivo anche dal punto di vista umano. "Abbiamo avuto la conferma della bontà della nostra squadra, anche da parte di coloro che sono entrate da poco e che hanno dimostrato di essere un valore aggiunto: abbiamo volontà e capacità per affrontare i temi in maniera positiva e propositiva. E ci sono state nei nostri confronti anche tante dimostrazioni di stima se non addirittura di affetto: gesti che ci hanno spinto a pedalare ancora più velocemente".
Proprio il discorso delle piste ciclabili, insieme all'avvento della metropolitana, ha rappresentato uno dei temi cardine della campagna elettorale di Emanuele Bugnone, insieme allo sport e molto altro ancora. "Abbiamo scelto dieci aggettivi con cui vorremmo identificare Rivoli per i prossimi dieci anni. Tra questi ci sono proprio Sostenibile, Vivibile e Accogliente, così come compaiono Sportiva, Giovane e Smart. Ma non esiste una classifica di priorità, tra tutte. Siamo sicuri di avere la possibilità di poter portare avanti tutti questi argomenti allo stesso modo".
Accanto ai dieci aggettivi, poi, all'orizzonte si stagliano anche due progetti di più lungo respiro. "Innanzitutto vorremmo partecipare a uno dei futuri bandi per diventare Capitale italiana della cultura - dice Bugnone -. Credo che abbiamo le carte in regola per farlo e che saremo in grado di allestire quei progetti di sistema integrati e partecipati che possono permetterci di tirare fuori e valorizzare le energie migliori della nostra città". L'altro progetto punta invece verso il decennio che verrà: "Vogliamo prendere i traguardi che l'Onu fissa per il 2030 e provare a declinarli a livello territoriale. Pensare dunque in maniera globale, ma partendo dal locale. Perché ognuno di noi può fare la propria parte".
Una voglia di partecipazione che riguarda anche le radici. La cosiddetta "rivolesità", che più volte è emersa nei discorsi e nelle proposte di Bugnone: "Abbiamo incontrato tante persone che sono rivolesi e vogliono sentirsi rivolesi, dunque partecipare al futuro della loro città".