Ungaretti? Difficile. Bartali? Solo per intenditori di sport. L'attualità? Poco interessante. A sentire le voci degli studenti del Liceo Classico Cavour all'uscita da scuola, le tracce dei temi di Maturità non sono state particolarmente gradite. Ma è solo apparenza.
I sorrisi sulle facce di quasi tutti i ragazzi e le ragazze tradiscono infatti una certa soddisfazione. "Ma sì - ci conferma Davide di quinta G - alla fine i temi erano più che fattibili. La difficoltà è stata più che altro nelle differenze rispetto alle tracce delle simulazioni fatte durante l'anno. Leggendo i temi, la prima cosa che quasi tutti hanno pensato è stata: 'non me lo aspettavo'". L'impressione, ascoltando i maturandi usciti dal Cavour dopo la prima prova della Maturità, è che ognuno abbia trovato "fattibile" il tema scelto, ma anche "non belli" gli altri.
"Quello su Bartali non si poteva fare - spiega una biondina appena scese le scale su corso Tassoni - bisognava essere esperti di ciclismo". "No - ribatte Pietro, quinta E, che ha scelto proprio quella traccia - si partiva dall'esempio sportivo per parlare di storia, con un sacco di collegamenti possibili". Insomma, dibattito aperto e bivacco inevitabile davanti a scuola, ad aspettare i compagni ritardatari.
Tanto che davanti al Cavour c'è anche Alessio Colasurdo di quarta B, rappresentante di istituto e non ancora maturando (gli toccherà il prossimo anno). "Sono qui a dare supporto - spiega - e a capire come funziona l'esame. Credo che rispetto all'anno scorso ci sia un approccio molto diverso. Il tema sembra ok, ma la seconda prova e soprattutto l'orale hanno mandato molti compagni in confusione. Dopo la prima prova, possiamo dire che le simulazioni sono state molto distanti da quello che poi è stato l'esame vero e proprio".
Giorgia di quinta D è stata tra le coraggiose ad affrontare Sciascia: "In molti compagni erano indecisi tra Ungaretti e Sciascia, i due temi forse più gettonati. Io ho scelto il secondo, permetteva di spaziare molto, di fare collegamenti con altre materie e con la nostra cultura personale. Era un tema importante e ambizioso, mi sono divertita". Idee chiare anche sulla seconda prova: "L'idea mi piace. E' giusto fare sia greco che latino, che sono due culture profondamente legate".
Dalla quinta C escono Michela, Erica e Marta: idee molto chiare, volti rilassati dopo la tensione pre-esame dei giorni scorsi. "Io ero indecisa con Ungaretti, poi ho scelto Sciascia - spiega Michela - non è un autore che avevo studiato, ma l'argomento era molto interessante e aperto, poco rischioso". "Ci aspettavamo temi diversi - spiegano le altre due - magari sull'etica. Nelle simulazioni, per esempio, ce n'era uno bellissimo sulla fragilità. Qui invece abbiamo dovuto scegliere quello sul patrimonio culturale. Interessante perché dalla cultura, dalla storia, possiamo imparare molto anche dal punto di vista civico".
Stessa scelta per le loro compagne Sada, futura fisica, e Vivian, aspirante geologa: "Sciascia lo abbiamo escluso perché non lo conoscevamo, i temi di tipologia C non ci piacevano. Ungaretti era una possibilità, ma non era facile. Meglio optare su quello del patrimonio culturale".
Sulla seconda prova, idee chiare: "Ci aspettiamo latino da tradurre e greco per il testo da confrontare. Quale autore? Cicerone!". Una previsione confermata anche dalla professoressa di Greco e Latino, Bongioanni, l'ultima a uscire dalla scuola: "Cicerone non esce da 10 anni, sarebbe una manna dal cielo per tutti gli studenti. Qualcuno preferisce Tacito? Mente". "La nuova maturità? - prosegue la prof - non mi piace. Bene il tema, ma la seconda prova pensata così non va".
Poco lontano dal Cavour, in piazza Bernini, dove gli studenti si fermano a parlare e a telefonare a casa per raccontare dell'esame, incontriamo due ragazze del vicino Liceo linguistico Berti. "Siamo preoccupate per domani, per la seconda prova di inglese e spagnolo" (o tedesco, a seconda della sezione, ndr), spiegano Giulia e Veronica di quinta O. "Il tema? Interessante quello sul patrimonio culturale, gli altri meno. Quelli letterari non fanno molto per noi. Meglio scegliere quelli di attualità, come quello sulle tecnologie".