Il consigliere comunale del Partito Democratico Enzo Lavolta, ha attaccato la Giunta Appendino sulla vicenda dei droni: "Come noto, nella notte del 24 giugno, si è tenuto in piazza Vittorio a Torino l’attesissimo spettacolo dei droni, in sostituzione dei tradizionali fuochi di San Giovanni che hanno caratterizzato i festeggiamenti del Santo Patrono della Città fino al 2017".
"Il primo esperimento dello scorso anno, organizzato nella inadatta piazza Castello, era costato circa 300 mila euro per uno spettacolo deludente e fruito da una esigua platea di torinesi. Quest’anno la Giunta Appendino, grazie all’iperattivismo “innovativo” dell’Assessora Pisano, ha deciso di effettuare un nuovo spettacolo basato sull’utilizzo dei droni (e di uno specchio d’acqua) nella più capiente Piazza Vittorio. Risultato? Una Città paralizzata per 2 giorni, con blocchi del traffico veicolare e pedonale che hanno creato non pochi disagi ai torinesi (residenti e non)".
"In più, misure di sicurezza molto rigide da un lato (quello della piazza), mentre dal lato Gran Madre regnavano anarchia e caos (in una zona molto sensibile, in quanto considerata area di volo dei droni dall’ENAC – Ente nazionale dell’aviazione civile) con conseguente e ingiustificabile ritardo nell’inizio dello spettacolo. Ma soprattutto, last but not least, i costi quanto meno “inopportuni” sostenuti: la Città ha infatti deciso di investire - grazie al cospicuo contributo di sponsor privati e di aziende come Iren e Smat - circa 600 mila euro (in aggiunta ai 100 mila euro messi di tasca propria dal Comune di Torino!) per uno spettacolo di 30 minuti (non proprio entusiasmante) e fruito da circa 40 mila torinesi (contro le 120 mila presenze che ogni anno assistevano ai tradizionali fuochi d’artificio)".
"Proprio in ordine a quest’ultima considerazione, che molte perplessità e proteste hanno generato nella nostra comunità e non solo, ho depositato una interpellanza per chiedere “conto” (in dettaglio) dei contributi degli sponsor (tecnici e non) che hanno sostenuto l’iniziativa. Ottenute le risposte, che mi auguro siano esaustive, proveremo a suggerire alla Giunta comunale una nuova strategia per il 2020. Salvo sorprese, naturalmente", ha concluso Lavolta.