È l'affascinante teoria sull'esistenza di mondi alternativi e dimensioni parallele, a ispirare il tema della quindicesima edizione di Paratissima.
"Multiversity", dal 30 ottobre al 3 novembre negli spazi dell'ex Accademia Artiglieria di Torino, dietro piazza Castello, per la prima volta aperti al pubblico, si interroga sulla moltiplicazione dei punti di vista, la possibilità dell'arte contemporanea di generare nuovi scenari e visioni, universi immaginari possibilmente migliori di quello che abitiamo.
"È una tesi che ha influenzato tutti i campi artistici, dalla letteratura al cinema, ed è tuttora oggetto di studio della fisica", ha sottolineato la curatrice Francesca Canfora. "Nel nuovo allestimento, ospitiamo la compresenza di mondi tra loro non ho conflitto, riaffermando l'identità ibrida di una manifestazione dedicata agli emergenti".
La kermesse accoglierà 338 artisti selezionati, con sei sezioni curate. Tra queste, spicca Think BIG, grandi opere d'arte, non solo nel formato, ma soprattutto per contenuti e messaggio, come un invito a pensare in grande per esplorare strade sconosciute e approdare a nuovi orizzonti.
Da segnalare, nella sezione, la presenza di Carlo Bernardini, con la sua inedita installazione in fibra ottica che entrerà a far parte delle Luci d'Artista, e si basa sul concetto di trasformazione percettiva nel gioco luce/buio.
Molti e vari anche i progetti speciali, come "Let it light" di "NUR - New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme", grazie al quale la Città di Torino ospiterà i tre giovani artisti palestinesi finalisti del concorso.
Ancora una volta, Paratissima offre al pubblico la possibilità di vivere appieno l'arte contemporanea in un luogo oggetto di rigenerazione urbana, proprio come avvenuto per la Caserma La Mormora di via Asti.
Un altro spazio architettonico imponente, di proprietà di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti. Nata nel 1679 come "Reale Accademia" per l'educazione e la formazione di giovani gentiluomini per la vita di corte, venne in seguito trasformata in accademia militare e sede dell'esercito.
Il progetto espositivo Think BIG vuole anche essere un omaggio a questo luogo, designato, a metà anni Novanta, per contenere una parte della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, proprio nel galoppatoio e nelle ex scuderie, ora riutilizzati dopo vent'anni.