Nuovo rettore e nuova squadra. Dopo la vittoria alle elezioni dello scorso 31 maggio inizia ufficialmente all'Università di Torino l'era di Stefano Geuna, che oltre alla pro rettrice Giulia Carluccio ha sollevato oggi il sipario sui docenti (ma anche ricercatori) che faranno parte del team per il mandato 2019-2025.
"Riprendiamo in mano fin da subito il nostro programma, la base su cui siamo stati eletti - dice Geuna - anche se il mondo cambia in fretta e da qui a sei anni sicuramente qualcosa sarà aggiunto o modificato. Ma vogliamo partire dalle cose che ci siamo promessi di fare".
"Abbiamo scelto le persone con le competenze giuste al posto giusto - prosegue il nuovo rettore che siederà in via Verdi - e con tutti loro c'è la condivisione di quanto abbiamo scritto nel programma. Tutti sono stati scelti dopo le elezioni e non prima e ciascuno di loro è stato selezionato dopo un percorso di confronto e di valutazione con le diverse anime dell'ateneo, perché si potesse partire con un patrimonio di consenso e approvazione".
Una comunità di oltre 80 mm ila persone, tra studenti e docenti. "Come una media città del Piemonte", sottolinea Geuna. E che avrà alla guida, accanto a rettore e protettrice altri 13 elementi.
La delega chiave dell'edilizia però resta proprio al successore di Gianmaria Ajani, "perché è la voce che più di tutte coinvolge investimenti, tra campus e Parco della Salute che mi tocca da vicino", spiega Geuna. Proprio quel Parco della salute che è tema scottante (e incerto) nei rapporti tra Torino e Roma. "Spero non ci siano passi indietro: il progetto non può più essere rimandato. Si può discutere su modifiche o variazioni, ma non è pensabile tornare al punto di partenza come il gioco dell'oca. Sarebbe una sconfitta per tutto il territorio".
E sulle ricadute economiche legate alle scelte dal punto di vista edilizio "è prematuro, bisogna vedere cosa succederà, tra insediamenti nuovi e vecchi. Abbiamo una situazione immobiliare particolarmente ricca, con 110 sedi fisiche e dunque serve un'amministrazione adeguata, non solo per Parco della Salute".
Geuna si occuperà anche dell'internazionalizzazione e di orientamento, tutorato e placement, "settore forse di nicchia, ma di cui ho fatto parte a lungo in passato. Orientare i nostri laureati e laureate nel mondo del lavoro è un ruolo che le università moderne non possono rifiutare di assumere".
Giulia Carluccio avrà invece deleghe sulla comunicazione e sulle iniziative culturali, mentre Barbara Bruschi sarà vice rettrice per la didattica, coadiuvata da Marcella Costa, con delega alla didattica internazionale. Gianluca Cuniberti sarà vice rettore con delega alle Scienze umane e sociali, mentre Cristina Prandi presiederà la ricerca scientifica nelle scienze naturali. Alessandro Vercelli, invece, avrà competenza sulla ricerca biomedica. "Anche in questo caso, il tema del Parco della Salute coinvolgerà da vicino questi temi", commenta Geuna.
E se l'università ha un innegabile patrimonio materiale con sé (l'edilizia, appunto, ma non solo), altrettanto si può dire del patrimonio immateriale. Maria Lodovica Gullino, già direttore di Agroinnova, sarà dunque vice rettrice con deleghe alla Valorizzazione del patrimonio umano e culturale, mentre Laura Scomparin si dedicherà al coordinamento istituzionale, mentre Alberto Rainoldi si occuperà di welfare, sostenibilità e sport, con Egidio Dansero che avrà una delega specifica alla sostenibilità.
Umberto Ricardi invece sarà vice rettore per l'area medica. "Un'area fondamentale per noi, mentre la delega a welfare, sostenibilità e sport sono credo un caso unico in Italia - commenta il rettore - a dimostrazione della nostra volontà di impegnarci verso le persone e verso l'ambiente".
Proprio Ricardi ribadisce, su Parco della Salute, aggiunge: "Si sono scatenate una serie di ipotesi per una rivisitazione dell'area materna-infantile, magari tenendolo per i primi tempi dove sta ora. Ma sono dinamiche che ci vedono spettatori e non possiamo negare che un nuovo ospedale possa dare spazi e condizioni migliori. Aspettiamo un balletto evidentemente politico".
Presto, infine, Giulia Carluccio sarà affiancata alla comunicazione da Cristopher Cepernich, Alessandro Perissinotto e Chiara Simonigh. "La squadra esprime un'amalgama perfetta - commenta proprio la pro rettrice - e faremo della condivisione lo stile di questa governance. Per la comunicazione, l'idea è di essere innovativi, efficaci e all'avanguardia, raccontando risultati e impegni a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale".
Partono dunque i 100 giorni. "Al termine dei quali vorremmo davvero aver visto partire i tavoli di tutti i temi del programma - conclude Geuna -. Ma una in particolare, dal valore simbolico importante, sarà la road map per la revisione dello Statuto dell'ateneo, riequilibrando cda e Senato accademico perché possano collaborare al meglio agli obiettivi che ci siamo dati. Infine i rapporti con il territorio: già nei prossimi tre mesi speriamo ci siano progettualità che possano concretizzarsi. Insieme a una maggiore destinazione di risorse, alla luce della sostenibilità dei conti".
"Tra le iniziative che ci piacerebbe poter annunciare per l'anno prossimo c'è anche il sostegno non solo alla ricerca, ma anche all'inclusività. Magari in modo indiretto, tra borse di studio e benefit, per non incidere sulla lotta alla precarietà". Nei prossimi giorni la Lav manifesterà sul tema delle sperimentazioni sui macachi. "Non siamo insensibili e ci confronteremo su temi così importanti. Ma le tensioni del passato, che hanno portato i toni troppo in là, non facilitano certo il dialogo".
Sul fronte spazi, "attendiamo un aumento dei posti significativamente superiore all'aumento degli studenti, per esempio con l'intervento nella ex sede de La Stampa in via Marenco. Dal prossimo anno tutti gli iscritti avranno il loro posto".