CrowdFundMe, unica piattaforma italiana di equity crowdfunding quotata a Piazza Affari, chiude il suo 2019, oltre che con 3 sbarchi in Borsa (il proprio, quello di CleanBnB e a breve quello di i-RFK), con due importanti progetti che provengono da Torino.
Parliamo di CoQua Lab, laboratorio per analisi e certificazione per il commercio della Cannabis medica e alimentare e dei suoi derivati ed Ecolumière, la linea di lampade LED intelligenti che si autoregolano e interagiscono con l’ambiente, grazie alla tecnologia iOT (Internet of things, o delle cose). Il tutto a pochi mesi dal successo di un’altra importante campagna di crowdfunding made in Torino: quella per le biciclette elettriche Zeroundici, ideate, cresciute e lanciate all’interno del Politecnico.
CoQua Lab
CoQua Lab è una startup innovativa e spin-off, nata nel 2015 come interfaccia commerciale del Laboratorio di Farmacologia Clinica e Farmacogenetoica dell’Università di Torino. Le sue attività sono prevalentemente focalizzate nelle analisi, per conto terzi, delle piante di Cannabis e dei suoi derivati, utilizzati sia in campo medico che industriale e alimentare, al fine di rilasciare i certificati necessari per la messa in commercio dei prodotti a base di canapa. Il portafoglio clienti della società - che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 480mila euro, in crescita dell’80% rispetto al 2017 e stima per il 2020 ricavi di 500mila euro - è rappresentato da più di 200 aziende che inviano quotidianamente analisi da effettuare sui loro campioni di diversa natura e genere.
L’affidabilità dei risultati è garantita dalla professionalità e dall’alta specializzazione del personale, nonché dal profilo qualitativo (UNI EN ISO 9001:2015 e 13485:2016) dell’attività di laboratorio. La società si aspetta un forte incremento del lavoro da parte delle aziende che si occupano di diagnostica, di richieste di validazione clinica e predisposizione di studi clinici dedicati ai test degli IVD (dispositivi medico diagnostici in vitro).
In Italia la coltivazione di canapa industriale è permessa dal 1997, ma soltanto negli ultimi anni molti imprenditori hanno investito nel settore, grazie alla legge 242 del 2016 (Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa). Secondo le ricerche di mercato dell’Università Sorbona di Parigi e del Marijuana Policy Group di Denver (centro studi che ha fornito consulenza a molte istituzioni riguardo le leggi sul consumo di cannabis), il business della Cannabis Light vale nel nostro Paese 44 milioni di euro all’anno.
I fondi raccolti nella campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che punta a un primo obiettivo di 150mila euro, saranno impiegati per potenziare le attività di analisi specifiche sulla Cannabis e suoi derivati nell’ambito alimentare, attraverso metodiche accreditate.
Ecolumière
Ecolumière è la linea di lampade e lampadine LED intelligenti, basate su un sistema brevettato che le rende veri e propri dispositivi IoT, a basso consumo energetico, in grado di “pensare”, “comunicare” tra di loro via luce, grazie a un protocollo proprietario e di “autoregolarsi”. Le lampade attualmente in produzione presentano esclusivamente il sensore di luminosità, quindi misurano il livello di luce presente nell’ambiente e informano il processore integrato (Li-Fi), permettendogli di comunicare alle altre lampade vicine il suo stato e coordinarsi “insieme” a esse sull’azione da svolgere: ridurre, alzare o mantenere stabile la luce emessa.
A quest’applicazione base, che ha lo scopo di diminuire il consumo energetico (evitare sprechi in presenza di luce esterna o assenza di persone), si affiancherà, nelle versioni future, a un’altra soluzione il cui brevetto è già stato depositato, che prevede l’integrazione di un sensore di distanza. Le future lampade Ecolumière saranno così in grado di mappare in maniera precisa la disposizione e la distanza delle altre lampade e quindi di reagire in modo coordinato con segnali visivi o allarmi nel caso di movimenti strutturali.
Ecolumière è una linea di proprietà della PMI innovativa torinese Neodelis, nata nel 2013 e validata da uno studio di fattibilità del Politecnico di Torino. Tra i suoi clienti vanta grandi aziende (FCA, Iveco, Mapei ecc.) e pubbliche amministrazioni italiane (Comune di Torino, Ospedale Federico II di Napoli, Comune di Asti ecc.).
La società, che ha stretto una partnership tecnologica con STMicroelectronics, leader di mercato nel settore dei dispositivi smart e ha già siglato accordi di vendita con alcune primarie ESCo (Energy Service Company) italiane, ha recentementedepositato due nuovi brevetti, uno orientato al mercato dell’orticoltura e un secondo a quello della stabilità strutturale degli edifici. Ha registrato nel 2018 un fatturato di oltre 347mila euro, con un EBIDTA di 21.460mila euro.
La campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe è finalizzata allo sviluppo di nuovi brevetti e attività di ricerca e sviluppo, all’ assunzione di nuovo personale (soprattutto nel campo R&D) e alle operazioni di marketing e comunicazione.