Il Museo Diffuso della Resistenza, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, l’Associazione Nazionale Ex Deportati e il Goethe-Institut, per il sesto anno consecutivo porta nel capoluogo piemontese il monumento diffuso "Stolpersteine" - le pietre d'inciampo - di Gunter Demnig, progetto europeo ideato per ricordare le vittime della deportazione nazista e fascista.
In occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, l’artista produce ogni anno piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra, che vengono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione della persona cui è dedicata l'opera. La targa riporta la dicitura “Qui abitava…”, il nome della vittima, più data e luogo di nascita e di morte o scomparsa.
Le nuove pietre d'inciampo saranno posate a Torino martedì 14 gennaio. Si comincia alle 9,30, in via Franco Bonelli 2, dove abitava Tranquillo Sartore, per poi proseguire, alle 10, in corso Alessandro Tassoni 15, casa di Marisa Ancora. Alle 10.20, in via Pianezza 10, si ricorderà il fratello del calciatore Vittorio Staccione, Francesco, morto nel campo di concentramento di Gusen, in Austria, il 16 marzo 1945. Infine, alle 11, la cerimonia si concluderà in via Giuseppe Piazzi 3, dimora di Alessandro ed Elena Colombo e Wanda Debora Foà.
Il progetto torinese è nato nel 2014, spinto dall'esigenza di colmare la città Medaglia d'Oro della Resistenza di segni tangibili di un passato di sofferenze e lotta da non dimenticare.
L’auspicio dei soggetti partecipanti è che negli anni si possa posare il maggior numero possibile di pietre, realizzando così il sogno di Gunter Demnig di dare voce e nome a tutte le vittime della deportazione nazista e fascista. Dopo le oltre cento installazioni effettuate a Torino in questi anni, si intende quindi proseguire fino a quando perverranno delle richieste da parte dei cittadini.
Per informazioni: www.museodiffusotorino.it/PietredInciampoHome