La rassegna estiva “Cinecomedy a Mirafiori”, ospitata anche quest’anno alla Casa nel Parco di via Panetti 1, - seppur in forma ridotta a causa dell’emergenza sanitaria -, risponde all’appello lanciato da una doppia ricorrenza importantissima per tutti gli amanti della cinematografia italiana. Sarà proiettato, giovedì 13 agosto, alle ore 21.30, Lo sceicco bianco di Federico Fellini (1952), esordio alla macchina da presa per il regista riminese di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Anniversario condiviso con il protagonista della pellicola, Alberto Sordi, qui nei panni di un divo dei fotoromanzi di cui è infatuata la neosposina Brunella Bovo, in viaggio di nozze a Roma per inseguire la scia luminescente delle proprie fantasie giovanili.
La pellicola è offerta nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. “Per il 2020 - spiega la Fondazione della Comunità di Mirafiori - la rassegna sarà più compatta nella programmazione, ma con l’obiettivo di venire incontro a due principali bisogni: offrire intrattenimento alle tante famiglie che a causa della crisi economica non si sposteranno dalla città per le ferie e arricchire l’offerta culturale nel periodo a cavallo con il Ferragosto”.
La proiezione sarà introdotta da Edoardo Peretti dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, che ripercorrerà la nascita del primo film firmato totalmente da Fellini dopo la co-regia a fianco di Alberto Lattuada in Luci del varietà (1950).
Due sposini in viaggio di nozze dalla provincia a Roma. L’apparizione su un’altalena del bianco sceicco tanto idolatrato dal pubblico femminile, bello come un dio, le illusioni del mondo dello spettacolo e della capitale, da dove emerge fugacemente, di notte, una bionda prostituta che già ha il volto e la voce di Giulietta Masina, aprendo la strada alla trama narrativa che, pochi anni dopo, darà alla luce Le notti di Cabiria (1957). Un concentrato dell’intero universo felliniano, che il regista - come ricorda l’amico e critico Tullio Kezich nella sua biografia (Federico, Feltrinelli, 2002) - amava rievocare con una storiella divenuta negli anni quasi leggendaria.
Settembre 1951, spiaggia di Fregene, primo giorno di riprese. Fellini arriva in ritardo, la troupe già al completo, incluso un cammello prelevato dallo zoo di Roma. “Il ricordo-racconto - scrive Kezich - era una specie di radiocronaca interiore dei sentimenti contraddittori che agitavano il neorealista trentunenne sul punto di compiere il passo decisivo: sgomento per l’impegno assunto, improvvisa smemoratezza, totale incapacità di concentrarsi, imbarazzo nel dare istruzioni […] Se i primi ordini agli attori e ai tecnici vengono impartiti con fatica, come in un sogno angoscioso, i comandi successivi diventano man mano più sicuri, incalzano in un crescendo liberatorio e si trasformano in un gioco […] Quasi al ritmo della marcetta che rota scriverà per 8½, la giostra è in movimento e non si fermerà: è nato il regista Fellini”.
La rassegna “Cinecomedy” proseguirà il prossimo giovedì 20 agosto con il film d’animazione La canzone del mare di Tomm Moore (Irlanda 2015, 94’), una storia delicatissima che mette al centro la famiglia partendo dalle tradizioni nordiche. Candidata agli Oscar del 2015 come miglior animazione, la pellicola sarà l’occasione per ricordare Elio Mosso, coordinatore del Centro di cultura per l’immagine e il cinema di animazione di via Millelire, a cinque anni dalla sua prematura scomparsa. Un magico racconto di formazione tra foche, conchiglie e creature fantastiche di una bambina che vive in un faro e sente il richiamo del mare e alla Casa nel Parco verrà introdotto da Giorgio Santise dell’AMNC.
Ingresso con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti, con offerta libera per chi volesse sostenere i progetti della Fondazione.
Per prenotazioni scrivere una mail a: prenotazioni@fondazionemirafiori.it