«A volte le pietre parlano, ci dicono cose più o meno comprensibili attraverso l’arte rupestre» con queste parole Dario Seglie direttore del Cesmap (Centro studi e museo d’arte preistorica) di Pinerolo presenta la mostra visitabile dal 5 settembre al 20 dicembre. “Le pietre parlanti.
Arte Rupestre e ricerche archeologiche nel Pinerolese e nelle Alpi Occidentali”, coordinata da Seglie e Piero Ricchiardi, presidente del Cesmap, presenta una rassegna dei risultati delle ricerche svolte in oltre mezzo secolo di attività del Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica.
L’esposizione progettata da Tere Grindatto, già docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti, è ospitata nell’antica Chiesa di Sant’Agostino in via Principi d’Acaja. Visitabile il sabato e la domenica dalle 15,30 alle 18,30: «Dà risalto alle campagne di scavo realizzate nel Pinerolese, in particolare in Val Chisone nel sito di Balm’ Chanto che risale al Neolitico finale ed all’Eneolitico, 4200 anni fa e di Roc del Col che invece risale alla media Età del Bronzo, 3500 anni fa – illustra Seglie –. Tuttavia non si perde di vista ciò che è accaduto nelle altre vallate delle Alpi Occidentali come i ritrovamenti in Valle Po, Bric Lombatera e Monte Bracco, e nelle valli di Susa, di Lanzo e Valchiusella».
Sono esposti documenti grafici e fotografici, rilievi, calchi originali tridimensionali di arte rupestre e non è trascurato il collegamento con alcune leggende, usanze e tradizioni popolari. Non vedenti e ipovedenti possono esplorare tattilmente riproduzioni tridimensionali di arte rupestre e hanno a disposizione una guida audio attivabile col qr code.
“Le pietre parlanti” coinvolge anche la Biblioteca Civica “Alliaudi”, in via Cesare Battisti 11, dove dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, è visitabile la sezione della mostra dedicata agli “Indimenticabili Maestri”: figure di ricercatori e studiosi dell’Accademia Reale delle Scienze quali Bartolomeo Gastaldi, Piero Barocelli, Silvio Pons, Carlo Carducci, Osvaldo Coïsson, Ferruccio Jalla e Cesare Giulio Borgna.
In occasione della mostra il Cesmap presenta un’iniziativa preparata in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico e che risponde alle esigenze specifiche delle scuole. «“La Valigia del Tempo” è un kit pensato per risolvere i problemi logistici delle classi che vorrebbero visitare il museo ma che faticano a sostenere i costi di trasporto e a conciliare i tempi – spiega Seglie –. Si tratta di un corredo di reperti, sussidi e attrezzature che consente agli esperti del Cesmap di raggiungere le scuole. È un sussidio ancora più importante date le incognite sul contagio da Coronavirus».
La mostra è comunque aperta a visite guidate per scuole e gruppi tutti i giorni su prenotazione al numero 0121 794382 o scrivendo a segreteria@cesmap.it. Ingresso con Mupi-Card o Tessera Musei Piemonte Valle d’Aosta.