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Eventi | 30 agosto 2020, 10:45

Settembre a Porta Palazzo all’insegna di cibo, musica e comunità

Davanti alla Portineria di comunità in programma spettacoli, eventi e presentazioni di libri Tutto questo grazie all’alleanza tra Rete italiana di cultura popolare e i ristoratori della zona. E alla collaborazione del Polo del ‘900

Settembre a Porta Palazzo   all’insegna di cibo, musica e comunità

Serate di flamenco e cibo spagnolo (3 settembre, 20,30), di pizzica in piazza e cucina pugliese (17 settembre, 20). E ancora presentazioni di libri come quello di Oscar Farinetti, Serendipity, in compagnia dell’autore e di Davide Pinto del ristorante Affini, l’11 settembre alle 18,30. Porta Palazzo continua a proporre musica, cibo della tradizione popolare italiana e cultura anche in questa fine estate.

Tutto ciò merito dell’alleanza tra la Portineria di comunità (che ha sede nella vecchia edicola di piazza della Repubblica ed è nata da un’idea di Rete Italiana di cultura popolare) e tre ristoratori Skassapanza, Affini Porta Palazzo e le Rondini. Collabora anche il Polo del 900 che, il 3 settembre alle 19, presenterà la propria rivista ‘N’ diretta da Luca Rolandi e che tra l’11 e il 13 settembre porterà in piazza il G-days. Tre giorni nei quali, tra le altre cose, si terrà una challenge dedicata alla raccolta dei rifiuti organizzata con il gruppo del Friday for future e un incontro tra Vanni De Luca e Alessandro De Concini su Tempo e Memoria e una caccia al tesoro di libri.

All’insegna della musica sarà invece la giornata del 10 settembre dedicata al musicista Dino Pellissero, che si chiuderà con un concerto alle 19,30 eseguito dal trio composto da Nunzio Barbieri (chitarra), Gino Tusch (contrabbasso) e Francesco Barbieri (clarinetto). Il 17 dopo la serata dedicata alla cucina pugliese ci sarà alle 21,30 l’esibizione del Quartetto di musica popolare del sud Italia con Vittoria Agliozzo,Mico Corapi, Luca Barrotta e Fabrizio Filippelli. Si finirà il 24 settembre con una performance del gruppo musicale di Torino, Svoboda alle 21,30 con canzoni in lingue diverse. L’obiettivo è creare una comunità sempre più affiatata e coesa, capace di innescare legami solidali vicini ai bisogni del territorio.

“Da una parte c’era l’esigenza dei commercianti di rendere sempre più attrattiva questa questa parte di piazza - racconta Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di cultura popolare – Dall’altra noi volevamo allacciare legami indispensabili per costruire comunità di prossimità”.

comunicato stampa

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