Due dipendenti del Treno della Memoria sono stati "di fatto" licenziati in seguito alla decisione di dismettere l'ufficio torinese che si occupava dell'ambito educativo, progettuale e culturale dell'associazione a livello piemontese e nazionale. Lo rende noto la Fp Cgil, che per domani ha indetto un presidio in corso Regina Margherita 157, dalle 15 alle 16, davanti alla sede della cooperativa Babel.
L'intento è di manifestare "stupore e amarezza per il comportamento - spiega il sindacato - di chi vanta di essere una comunità coesa ispirata agli alti valori della memoria, del rispetto dei diritti dei lavoratori, dell'impegno sociale, civile e politico della cittadinanza attiva".
I due operatori hanno infatti ricevuto una semplice e didascalica comunicazione circa la volontà di smembramento dell'ufficio di loro competenza, con cessione del rapporto di lavoro da effettuarsi non appena sarà superato l'attuale blocco dei licenziamenti.
"All’inizio della pandemia - riferisce Fp Cgil -, gli organismi dirigenziali dell'associazione si sono trincerati dietro un inspiegabile silenzio, poi rotto con la fredda e unilaterale comunicazione della cassa integrazione a zero ore. Per i primissimi mesi, la cassa è stata scongiurata solo attraverso la messa a disposizione delle proprie ferie da parte dei lavoratori, ma, una volta smaltite, è divenuta una triste realtà".
"I lavoratori, fin dalla primavera scorsa - concludono i sindacalisti - hanno chiesto di essere coinvolti dall’associazione per poter agire secondo i principi statutari come una comunità coesa e solidale, invece si sono trovati ad essere di fatto licenziati senza che il presidente e il direttivo li avessero informati sulle decisioni che intendevano prendere".
Il Treno della Memoria è organizzato dal 2004 in concomitanza con la ricorrenza del 27 gennaio, giorno in cui si ricordano le vittime dei lager nazisti. Da qualche tempo, PalaRuffini di Torino, si tiene anche un'intensa mattinata di incontro e dialogo con un sopravvissuto alla Shoah. Quest'anno, con lo scoppiare della pandemia, molti dei viaggi in programma con le scolaresche sono stati sospesi.