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Viabilità e trasporti | 20 gennaio 2021, 12:14

Tav, l'eurodeputata Evi: "Mettiamo fine a questo scempio"

La proposta: "La ferrovia regionale e locale sia il volano della ripresa"

Il cantiere Tav a Chiomonte

Il cantiere Tav a Chiomonte

 

"Nel mio intervento in plenaria sulle raccomandazioni del Parlamento europeo per la revisione del regolamento della rete transeuropea dei trasporti (Regolamento TEN-T), ho ribadito la necessità di investire sui piccoli collegamenti transfrontalieri ancora mancanti e sul trasporto ferroviario locale e regionale e, di contro, smettere di finanziare quelle grandi opere come il TAV Torino-Lione, di cui non si ravvisa alcuna necessità e che, anzi, hanno un enorme e insostenibile impatto climatico e ambientale", così Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi europei, titolare in Commissione ambiente.

"Il TAV – aggiunge – come ha certificato anche la Corte dei Conti europea, è un progetto di lampante mala gestione, per la realizzazione del quale non si è dato ascolto alle osservazioni dei cittadini, né alle loro legittime proteste. Parliamo di un progetto che continuerà a rilasciare emissioni in atmosfera almeno fino al 2050, con impatti inaccettabili sulla salute delle persone e anche sulla biodiversità. Ho chiesto alla Commissione di interrompere questo percorso di totale incoerenza, che la vede impegnata in roboanti proclami in favore del Green Deal e, contemporaneamente, nel sostegno a grandi opere che producono uno smisurato quantitativo di gas serra".

Ma, secondo l’eurodeputata, se la Commissione non brilla per coerenza, c’è chi spicca per totale miopia. "Mi riferisco al vergognoso emendamento presentato dalla Lega, che chiedeva di accelerare tempestivamente il completamento di grandi opere come appunto il TAV Torino-Lione, definendole strategiche. Malgrado il supporto ricevuto da quasi tutti i parlamentari italiani, per fortuna questo emendamento è stato respinto al mittente, ed è chiara l'indicazione politica del Parlamento europeo a favore delle opere veramente sostenibili e necessarie per la rete europea dei trasporti del futuro. Resta, però, una manifestazione incontrovertibile della completa mancanza di lucidità della Lega, che continua a proporre iniziative dannose per l’ambiente, pericolose per i cittadini, inutili per la comunità".

Il settore dei trasporti è cruciale per ridurre le emissioni, e le politiche di mobilità saranno determinanti per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica.

"Ecco perché bisogna usare in maniera intelligente i finanziamenti del Recovery Plan, non disperdendo altri fondi sul TAV, ma a sostegno di un trasporto ferroviario che promuova l’integrazione regionale e agevoli i territori finora penalizzati da una scarsa copertura della rete ferroviaria. È questo – conclude Eleonora Evi - il modello di sviluppo per una ripresa veramente sostenibile dell’economia europea ed italiana, non certo quello indicato dalla Lega e dal centro destra, nelle cui proposte il benessere dei cittadini recita spesso il ruolo del grande assente".

 

comunicato stampa

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